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1) Dizion. 5° Ed. .
GOVERNO.
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GOVERNO.
Definiz: Sost. masc. L'atto, ed altresì Il modo, del governare, ossia dell'esercitare la pubblica autorità, Reggimento. –
Esempio: Vill. G. 36: Sì come innarrammo dinanzi, la detta cittade si resse gran tempo al governo e signoria delli imperadori di Roma.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 279: Dubitiamo che 'l paese non si rompa tutto, perchè non comprendiamo unità nel governo, nè di fuori l'ubidienzia.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 306: Quando venivano in villa, voleva intendere poco del governo, parendogli più sicura via; e se pure domandava, rade volte facevano cose che gli soddisfacessino.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 18: Quindi terran lo scettro i signor giusti, Che, come il savio Augusto e Numa fenno, Sotto il benigno e buon governo loro Ritorneran la prima età de l'oro.
Esempio: Nard. Stor. 1, 2: Perciò che 'l popolo minuto, o vero la plebe, non interveniva mai nel governo, se non una sola fiata, usurpandoselo violentemente.
Esempio: Varch. Stor. 2, 120: Messer Francesco Guicciardini, uomo.... altiero e superbo..., ma riputato molto e di grandissima intelligenza ne' governi degli stati, ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 177: Se Aristotele, il quale ha trattato con tanta dottrina e sapienza de' governi di tutte le repubbliche, entrasse in Vinegia o in Firenze, dove vedesse d'una gran moltitudine d'uomini non essere tenuto conto alcuno, salvo che ne' bisogni della città, sanza dubbio si riderebbe di tali ordinazioni.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 5: Non è questa (la perfezione degli stati) semplicemente la grandezza dell'imperio,... ma ben la dritta forma del governo, per cui vivendo i cittadini in pace ed unione, ponno virtuosamente operare e conseguire la civile felicità.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 104: Gli uomini prudenti ebbero in abominazione la maniera di procedere nel governo di Alcibiade, troppo affettata e non netta da dissoluzione e vile lusinga, perchè non intendeva ad altro che a procacciarsi la grazia del popolo.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 2, 231: Dar qualche buona forma alle cose del governo, che non pativano lunghezza nè dilazione.
Esempio: Lambr. Elog. 4: Acuti e limpidi intelletti, nei quali una sicura sagacità, un retto senso del vero e del bello diviene ora avvedutezza e senno mercantile, ora civile sapienza, ora arte di governo, ora scienza seguace della natura, ec.
Definiz: § I. E detto di Dio o della Divina Provvidenza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 118: Di questo [usbergo] già si cinse il petto e 'l tergo Quello avol suo ch'edificò Babelle, E si pensò cacciar de l'aureo albergo, E torre a Dio il governo de le stelle.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 2: Ma vigilando nell'eterna luce Sedeva al suo governo il Re del mondo.
Esempio: Segner. Incred. 133: L'altra disparità tra il governo divino della Provvidenza, e l'umano della politica, è, che il fine principale della politica è la felicità temporale della repubblica; là dove il fine principale della Provvidenza è l'eterna, cioè la felicità riserbataci in paradiso.
Definiz: § II. E per La forma, L'ordinamento, dati all'esercizio della pubblica autorità; Costituzione d'uno Stato. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 390: È seguito quanto intenderai da Tomaso Ginori. Sono cose che non si possono in simili governi combattere.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 146: Da poi che questa provincia si trasse di sotto alle forze dell'Imperio, le città di quella non avendo un freno potente che le correggesse, hanno non come libere, ma come divise in sette, gli stati e governi loro ordinati.
Esempio: E Machiav. Disc. 14: Alcuni altri.... hanno opinione che siano di sei ragioni governi, delli quali tre ne siano pessimi, tre altri siano buoni, ec.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 429: O gli sarebbe stata molesta la mutazion del governo presente; o se pure avesse desiderata altra forma di reggimento in Firenze, gli sarebbe dispiaciuto fosse stato introdotto con altre forze o con altra autorità che con la sua.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. 57: È bene considerare gli altri governi, usati nelle città che hanno nome di ben governarsi, o se d'altri modi s'ha notizia, per via di scritti dei savj, che apparischino bene ordinati.
Esempio: Varch. Stor. 2, 126: Non mancò il principe di mettere innanzi un altro modo di governo; il quale fu, che si dovessono creare a vita ottanta cittadini, quaranta dal Papa e quaranta dal Consiglio grande, il qual Consiglio dovesse poi ridursi a minore e determinato numero.... Questo partito, il quale era stato in considerazione e messo innanzi altre volte in Firenze, per ristringere il governo, fu approvato, ec.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 454: La virtù, in un governo ben ordinato, si debbe andare a trovare dovunque ella sia. Giannott.
Esempio: Varch. Op. 1, 150: Nelli due governi passati, i grandi vi acquistavano grande autorità...; e pochissimi anco vi avevano luogo.... Peccavano, adunque, i detti governi, non essendo ordinati in modo che, ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 131: Gli uomini si erano generalmente divisi in due parti, quelli che parteggiavano pei governi vecchi, detestando le novità, e quelli che parteggiando pei Francesi desideravano mutazioni nello stato.
Definiz: § III. Riceve aggiunti che ne determinano la forma o l'ordinamento; come governo popolare o a popolo, governo democratico, governo monarchico o regio, assoluto, governo costituzionale, governo d'ottimati, e simili. –
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 7: Alcuni uomini.... convennono insieme di constituire uno solo.... al quale ognuno obbedisse; e tale governo fu dimandato regno, e re colui che 'l governava. Alcuni altri.... convennono nei principali e migliori e più prudenti della comunità;... e questo fu domandato governo delli ottimati. Altri volsero che il governo rimanesse nelle mani di tutto il popolo;... e questo fu chiamato governo civile, perchè appartiene a tutti li cittadini.
Esempio: E Savonar. Pred. 8: Alcuni vorrebbono il governo de' nobili: ed io ti dico che in quello si verrebbe più presto alle spade che in questo, perchè tra loro ognuno vorrebbe essere il maggiore.
Esempio: Machiav. Disc. 16: Fecero che d'un governo d'ottimati diventasse un governo di pochi, senza aver rispetto ad alcuna civiltà.
Esempio: Varch. Stor. 1, 67: Non volevano uno stato ristretto di pochi potenti, come que' primi, ma un governo alquanto più largo di nobili.
Esempio: Giannott. Op. 1, 162: Noi mostrammo di sopra, che 'l governo misto era di tutti gli altri il migliore.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 311: Mentre che il governo popolare dopo la partita de' Medici reggeva Firenze, Michelagnolo Buonarroti fu adoperato per le fortificazioni della città, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 557: Ma oggi che per tant'anni si è retto Sotto il governo regio questo popolo, ec.
Esempio: Tass. Dial. 1, 270: Tu sai che la signoria è o d'un solo o di pochi o di molti; e questi possono essere o buoni o rei, o legittimi o illegittimi signori: onde sei sono le specie de' governi semplici, oltre le miste che sono molte.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 157: Entrato dunque nel governo civile con gran volontà.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 444: Più acconcio ad amministrare un governo dispotico che civile.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 12, 3, 36: La regina, dunque, la quale ha da reggere l'umana società in tutte le repubbliche di qual sorte di governo elle sieno, o democratico, o aristocratico, o di monarchia,... la giustizia si è.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 198: Nelle democrazie massimamente, ovvero governi a popolo,... questo riguardo s'aveva, per conservamento di quel governo, che si mutassero spesso i magistrati.
Esempio: E Salvin. Disc. 2, 512: Nicocle re di Cipri.... commenda sopra tutti gli altri governi il monarchico.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 380: Governo tanto civile che militare, unito nella stessa persona.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 3, 329: Quanto al politico, ei ridusse le cose al governo assoluto.
Definiz: § IV. E in costrutto con un compimento, retto dalla prep. Di, vale Reggimento, Amministrazione; e altresi Dominio, Signoria, anche di persone. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Quando li regi antichi venner meno Tutti,... Trova' mi stretto nelle mani il freno Del governo del regno.
Esempio: E Dant. Conv. 385: Questo è quel dono che Salomone, veggendosi al governo del popolo essere posto, chiese a Dio, siccome nel terzo libro delli Regi è scritto.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 24: Dicono i più savj, che i migliori cittadini debbono intraprendere il governo della repubblica.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 8: E queste reggo e tutte l'altre (dell'isola delle donne); ch'elle Di sè m'hanno governo e scettro dato.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 459: L'imperatore.... mandovvi (a Siena), in cambio di don Giovanni di Luna, a stare Niccolò Sfrondato cremonese, uomo letterato nelle leggi e pratico ne' governi delle faccende.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 22: Veggio, o parmi vedere,... Uom che l'Asia ornerà co' fatti illustri, E del fecondo Egitto avrà il governo.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 16: Il rege eterno, Che te di tante somme grazie onora, Vuol che da quegli, onde ti diè il governo, Tu sia onorato e riverito ancora.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 46: Discorrendo che non arien perduto in Sicilia, nè sarieno dalle loro alte speranze caduti, se avessero allora lasciato la maggioranza sopra l'armi, e rimesso il governo degli affari in mano d'Alcibiade.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 23: Non è senno.... che chi sostiene D'alcun stato il governo, a cui conviensi Servar la maestà, guardar l'onore Pubblico illeso, s'esponga a' tumulti.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 3, 53: Vi è una Bolla di Paolo quinto, la quale dà una gran regola sopra il governo delle comunità per le alienazioni e per gli altri contratti che da loro si facciano, e particolarmente nell'imporre i censi, overamente nel contrarie altri debiti, ee.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 220: Il governo delle cose militari tutto al re si appartenesse, e potesse intimar guerra, o fare pace.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 189: Ad uom che siede Della patria al governo, e qual nocchiero Volge la prora, e nega agli occhi il sonno, Sempre opportuno favellar conviene.
Esempio: Lambr. Dial. Istr. 25: Quel sapere antico fondamentale che forma l'uomo, che dà ragione dei doveri e dei diritti, che prepara i cittadini pel governo della cosa pubblica, i padri di famiglia pel governo della casa, ec.
Definiz: § V. E per Quella suprema autorità che amministra le cose dello Stato. E prendesi altresì per Le persone stesse investite di tale autorità. –
Esempio: Morell. L. Cron. 198: Fu ammunito el Nero Cambi gonfaloniere di giustizia passato, per sempre: dissesi, per avere amuniti e' Collegj detti di sopra, di suo capo, sanza ordine del governo dello Stato.
Esempio: Varch. Stor. 1, 153: Il che fecero poi artatamente, per consiglio e istigazione del duca d'Urbino, i provveditori Viniziani, obbligando non questa republica, ma quel governo, il quale per non perire, non ricusava morte nessuna.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 162: Stavano i signori del governo in dubbio e sospesi di quello dovessero fare.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 54: Teneva questa maniera di procedere sospeso l'animo del re e di tutto il governo.
Esempio: Ner. P. Prezz. Monet. 54: Io non credo che nessun governo abbia fatta mai legge, che comandi che cento lire di moneta intera siano l'istessa cosa che cento lire di moneta tosata.
Esempio: E Ner. P. Prezz. Monet. appr.: I governi, alle volte, angustiati dai presenti bisogni, non hanno il tempo nè l'inclinazione di esaminare a mente quieta.... i lucrosi prospetti, che ec.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 4, 463: Voi dunque, come cittadini senza più, siete ribelli al governo e nemici della patria.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 167: Il Talleyrand col governo provvisorio, con molti marescialli e generali, col corpo municipale e molt'altra comitiva, andarono a riceverlo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 139: Il governo di Francia aveva messo in ordine un'armata nel porto di Tolone, composta di ventidue navi da guerra.
Esempio: Giust. Vers. 273: Quando il più miserabile Le parla di diritti, E' non c'è più rimedio, I governi son fritti!
Esempio: E Giust. Vers. 294: Ciò che preme impedire è, che tra loro S'intendano governo e governati: Se s'intendono, addio.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 529: La moltitudine aveva voluto far nascere l'abbondanza col saccheggio e con l'incendio; il governo voleva mantenerla con la galera e con la corda.
Definiz: § VI. E per Il possesso della pubblica autorità, Signoria, Potere; ed altresì, Ufficio, Carica, Dignità, di chi governa. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 19: Per avere il governo, favoreggiano i non buoni, e sottomettonsi a ogni pericolo, e pigliano ardire a ogni perniziosa licenzia, ed espongonsi alla morte violenta.
Esempio: E Pandolf. Gov. Fam. 20: Chi si dà agli ufficj e pubblici governi con tale animo, è pessimo cittadino.
Esempio: E Pandolf. Gov. Fam. 22: Abbiansi gli altri le pompe, il governo, le maggiorie, e gonfino quanto la fortuna il permette loro.
Esempio: E Pandolf. Gov. Fam. 45: Altri dicono gli strani essere più obbedienti e più subietti. Altri dicono, e dubitano, che i suoi in tempo non vengano in tal fortuna, che ci tolgano il primo grado, e l'autorità, ed il governo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 262: Sembra nondimeno che Temistocle ben tosto e con certo giovenile ardore entrasse nel governo, e si lasciasse prendere da ardente desio di gloria.
Esempio: Adim. A. Pind. 482: Da questo voto si comprende, che era costume ancora de' Greci il dare i governi annuali, non meno ch'ei fosse poi de' Romani, che per simil tempo davano gli altri offizj, eccetto la dittatura, il maestro de' cavalieri e la censura. Furono i magistrati creati, ec.
Definiz: § VII. Prendesi anche per la durata dell'ufficio stesso, Il tempo che questo dura. –
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 57: In questo governo (di Clemente X) fece egli (il Bernino) ancora il pavimento di marmo mistio del porticale di san Piero, e 'l ciborio di metallo e lapislazzuli per la cappella del Sacramento, ec.
Definiz: § VIII. E per Scienza, Arte, di governare; ed altresì, Sapienza, Senno, con che alcuno regge la cosa pubblica, o uno speciale carico, una impresa, e simili; Buon modo di governare. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 39: L'esercito,... per poco governo di chi lo comandava, si era prestamente risoluto.
Esempio: E Guicc. Stor. 2, 50: Oltre a quello che si poteva attribuire alla discordia e al poco governo dei capitani franzesi,... due cose principalmente avevano impedita al re di Francia la vittoria.
Esempio: E Guicc. Stor. 4, 348: Ogni dì gli diminuivano le genti per mancamento di danari, avendone pochi dal re, e di quegli, come capitano di pochissimo governo, spendendone una parte per sè, e un'altra parte era fraudata dai ministri.
Esempio: E Op. ined. 3, 256: Fu subito mandato commessario a Arezzo e in quelle circumstanze, dove si dubitava rispetto alla vicinità de' Vitelli, Guglielmo de' Pazzi, uomo leggiere e di poco governo, e così tenuto universalmente nella città.
Esempio: Vasar. Ragion. M. 22: Firenze, oggi per sua Eccellenza con tanta iustizia e governo retta.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 182: Aveva udito questi in Germania predicar altamente le virtù d'Adriano; a cui cagionava appresso i Fiamminghi accrescimento di lode l'invidia universal contra Ceures. E, come suol accadere, era stimato in quelle provincie di gran governo, ec.
Definiz: § IX. E usato nel plur., si disse per Modo di comportarsi nel governare. –
Esempio: Machiav. Princ. 25: E l'animo suo era di assicurarsi di loro; il che gli sarebbe presto riuscito, se Alessandro viveva. E questi furono i governi suoi quanto alle cose presenti.
Esempio: Giannott. Op. 2, 262: Oggidì ne sanno più i giovani che i vecchi; i quali co' loro ambiziosi e sciaurati governi, hanno ruinato questa bella provincia della Toscana.
Definiz: § X. Riferito in particolare a una città, provincia, od altro territorio comecchessia circoscritto e determinato, significa La giurisdizione su quello, dell'ufficiale prepostovi dal Principe o da altra suprema Potestà dello stato; e prendesi anche pel Territorio stesso sottoposto a tale giurisdizione. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 119: Il quale Arrighetto avendo il governo dell'isola nelle mani, sentendo che il re Carlo primo aveva a Benevento vinto ed ucciso Manfredi,... e non volendo suddito divenire del nimico del suo signore, di fuggire s'apparecchiava.
Esempio: Bald. Pros. 303: Se qualche tiranno facesse un suo luogotenente in qualche governo, acciocchè, secondo la volontà del tiranno, tirannicamente governasse, credi tu che quella di tal luogotenentato dovesse dirsi dignità?
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 187: Perciocchè il signore di Aux, fratello del conte di Bossù, avendo procurato, fuor dell'aspettazione comune, di dare Alost, piazza del suo governo, in poter dell'Orange; fu costretto ec.
Definiz: § XI. Riferito ad armi, soldati, esercito, armata, e simili, prendesi per Autorità sopra quelli, Comando; e talvolta anche Il carico supremo d'una guerra, d'una impresa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 10: Perchè, vedendo ove bisogno sia, Guida e governo ad ogni schiera dia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 40, 10: Molti navilj Astolfo a questo effetto Tenuti avea, nè Dudon n'ebbe il tutto; Di quai diede il governo a Sansonetto, Sì buon guerrier al mar come all'asciutto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 54: Lasciassi in sul Poggio le sue genti, a governo di messer Gismondo da Este.
Esempio: Nard. Stor. 1, 196: Per la quale il nuovo esercito del re passò in Italia, con millecinquecento lance sotto il governo di monsignor della Trimoglia, e con ventimila Svizzeri.
Esempio: Varch. Stor. 1, 393: Erano dette genti centoventi cavalli leggieri e ottanta uomini d'arme, benchè di mano in mano ne comparivano degli altri sotto il governo di messer Giovanni Zeriolo...: alle quali genti, perchè egli poco appresso si morì di febbre, fu dato per capo e governatore il conte Ercole Rangone.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 122: Egli in Roma amministrò con grandissima severità i magistrati di quella, e simigliantemente il proconsolato dell'Africa, ed alcuni governi di eserciti, che gli furono dati per lo strasordinario.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 40: All'Oranges, immerso del tutto nell'agitazion del negozio, non restava luogo di pigliar sopra di sè il governo dell'armi. Onde il maneggio loro stava appoggiato principalmente al signor della Nua.
Esempio: E Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 2, 76: Al governo dell'armi regie di Frisa, fu dal prencipe sostituito Francesco Verdugo spagnuolo, ch'ugualmente valeva, e nella maturità del consiglio, e nel vigor dell'esecuzione.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 220: Nè molto da poi medicato con breve cura, ritornò egli al cospetto ed al governo de' suoi, con uguale stupore e giubilo dell'esercito.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 216: Arrivarono in quel medesimo tempo diversi ministri del Senato, che autorizzati da esso gli intimarono di deporre il bastone di generale, deposto egli medesimo dal governo dell'armi della repubblica per la temerità della sua risposta.
Esempio: Dott. Stor. Ital. 1, 139: Il governo di sì fiorita spedizione fu dato all'ammiraglio Truguet.
Esempio: E Dott. Stor. Ital. 1, 148: Dava il governo della dritta al generale Dumorbion,... e quel della stanca al generale Serrurier, per impadronirsi del colle di Raus.
Definiz: § XII. Governo, in senso generico, prendesi per Cura del buono e regolare andamento di checchessia; Tutte insieme quelle diligenze, quegli avvedimenti, provvedimenti, mediante i quali la cosa proceda bene e secondo il fine a cui è ordinata. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 54: Però è da lodare chi alla donna sua lascia il governo della casa e delle cose minori, e per sè ritiene ogni faccenda virile e debita agli uomini.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 559: E' rispose: E' vogliono fare una bottega d'arte di lana.... E in altro non entrammo.... E alla parte del trovarvisi Giovanni Bonsi a governare, credo che per via di governo la farebbe bene; chè mi pare sollecito e intendente: ma l'avere a trassinare danari, non posso giudicare se, ec.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 122: Non ti venne mai voglia di tòrne un'altra per amor del governo? L. E' non me ne venne mai voglia per conto del governo, perchè spesso l'uomo s'abbatte a di quelle che bisogna governare loro; e quando tu credi che la donna ti abbia a riordinare tutta la casa, elle son lo scompiglio d'ogni cosa.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 163: Circa il governo di casa, vi bisognerà pensarvi e non isperare in me, perchè son vecchio e con grandissima fatica governo me.
Definiz: § XIII. Si usò riferito a persone, per Assistenza, Custodimento, Vigilanza, Cura amorevole, e simili. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 321: E questo per lo essempio delle mammane, cioè di quelle femine, che sono poste al giudicio, overo al governo delle zitelle.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 116: La natura assai apertamente cel mostra, la quale ci ha fatte ne' corpi dilicate e morbide, negli animi timide e paurose, ed hacci date le corporali forze leggieri, le voci piacevoli ed i movimenti de' membri soavi: cose tutte testificanti noi avere dell'altrui governo bisogno.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 143: Esser feminacciolo, vendicatore, negligente al governo de' figliuoli.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 65: Crediamo che l'ammaestrassi di tutte l'altre cose familiari, e del governo di tutta la famiglia.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 229: Veggo la venuta tua a Bruggia n'è suto cagione la malattia di Iacopo; che ha' fatto bene a venire a vicitarlo e a provvedere che abbia el governo suo; benchè essendovi la donna e Tommaso suo nipote, no gli doveva mancare governo.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 19: Lasciamo Antandro a' medici in governo.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 18: Aveva [Eugenio IV] al suo governo in camera sua quattro religiosi...; avevavi uno secolare prete, tutte degne persone.
Esempio: Ambr. Furt. 1, 1: Arò io pure in casa chi mi farà qualche amorevolezza; ed arò altro governo, che di fante.
Esempio: Cecch. Servig. 2, 1: I' ti dirò: Egli è bene il tòr moglie, ma e' non è Ben per ogniuno; un tuo par la dee tòrre, Che non può tener serva, e ha bisogno Di governo.
Esempio: E Comm. ined. 1, 175: Io toglievo la Livia Per avere figliuoli; ma ora avendone Due, non che uno, che ho io a far di moglie? C. Anzi, or è che n'avete di bisogno, Ma attempata, come è questa, a causa Di aver governo. G. I norcin non ci mancano.
Esempio: Tass. Rinald. 11, 89: A medici d'illustre esperïenza, Della salute mia diede il governo.
Definiz: § XIV. E pur riferito a persona, per Trattamento. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 51: E pertanto credo assai agevole ti fia a tirallo innanzi, entrando pella via buona e coll'ordine che si richiede: la qual cosa credo saperai molto ben fare, e con discrezione; sappiendo tu che governo tu aresti voluto da' tuoi zii e maestri, quando ti conducesti a codesto esercizio dove ora viene egli.
Definiz: § XV. E riferito a casa, o a parte della casa, si usò per Cura, Custodimento, di quella. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 107: Misia mia fante, e Licisca di Filomena, nella cucina saranno continue.... Chimera di Lauretta e Stratilia di Fiammetta, al governo delle camere delle donne intente vogliamo che stieno, ed alla nettezza de' luoghi dove staremo.
Definiz: § XVI. E per Autorità, Potere, che alcuno abbia ed eserciti sopra altri, o sopra un ordine di fatti o di cose, per indirizzarle a un determinato fine od effetto; Direzione, Guida. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 86: Poi vedea lieta in forma di Fortuna Sorger sua ninfa, e rabbellirsi el mondo, E prender lei di sua vita governo, E lui con seco far per fama eterno.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 9: Essendo il governo del mondo e della natura ottimo governo, e seguitando l'arte la natura, quanto più il governo delle cose umane s'assomiglia al governo del mondo e della natura, tanto è più perfetto.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 13: Ma che s'appertiene egli a te oltre a questo? se non che avendo tu compreso tutte le cose, voglia di coloro diventare duca e guida, i quali sieno degni del tuo governo; acciò che l'umana generazione, per il tuo dono, consegua la divina salute.
Esempio: Bemb. Asol. 40 t.: Se adunque nell'amar questi beni di fortuna doglia alcuna non si sente, se non in quanto essa fortuna, nel cui governo sono, gli permuta ec.
Esempio: Varch. Boez. 141: Avviene.... che il governo delle cose si dia a' buoni, perchè la malvagità de' cattivi, quando è tanto cresciuta che trabocca, si rintuzzi.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 60: Non si conduce.... mai alcuna impresa a perfetto e lodato fine, se non quando un solo a guisa d'esperto nocchiero e capitano ha il governo di tutti e sopra gli altri maggioranza.
Esempio: Dav. Tac. 1, 308: Burro e Seneca, un monco e un pedante dall'altra, pretendere il governo del genere umano.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 45: Preso dunque di me questi il governo, Vago d'ogni mio ben si mostrò tanto, Che d'incorrotta fè, d'amor paterno, E d'immensa pietade ottenne il vanto.
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 1, 213: Il governo spirituale de' cattolici d'Inghilterra dipende.... da quel numero di sacerdoti secolari e regolari, che sono dentro del Regno.
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 841: Concorse con messer Branca a fare il tradimento, e così lasciò un diavolo a governo del corpo suo, come messer Branca.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 18: Tal che 'l maligno spirito d'averno, Che 'n lui strada sì larga aprir si vede, Tacito in sen gli serpe, ed al governo De' suoi pensieri lusingando siede.
Definiz: § XVIII. Trovasi detto figuratam. di persona, rispetto ad altra presso la quale abbia grande autorità o credito, in modo da dirigerne e regolarne i pensieri e le opere. –
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 1, 152: Cugino carnale d'un Tommaso Sergriffi, che morì l'anno passato, e ch'era, si può dire, tutto il governo del cardinale Bandini.
Definiz: § XIX. Per Tenor di vita; Norma, Regola, da osservarsi nella vita, o in qualche contingenza di essa. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 1: I lodati studj, la sollecitudine, la 'ndustria e la diligenzia, il buon governo, le buone assuetudini e l'osservanzie, gli onesti costumi, l'umanità, la facilità e la civiltà, rendono le famiglie degne.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 26: S'ebber gli uomini allor qualche governo Nel mangiar, nel vestire or grave, or leve, S'accomodare al variar del giorno, ec.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 299: Mi assicuro che come prudente e giovine di età, si ridurrà col buon governo alla pristina sanità.
Definiz: § XX. E in più largo senso, per Norma, Regola, Cautela, da osservarsi in checchessia. –
Esempio: Bern. Orl. 23, 11: Voltassi tosto il guerrier animoso, Messosi a buona guardia a buon governo, E quando vide l'animal peloso, ec.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 12: Per l'accennato effetto del continuo colmarsi i terreni disarginati, fui sempre di parere non doversi con arte avara abusar de' boni della prodiga natura, ed esser molto miglior governo ricevere, che escludere l'inondazioni de' fiumi, le quali ec.
Definiz: § XXI. E in questo senso adoperasi spesso nelle maniere Per mio, vostro, governo, Per governo di alcuno: più comunemente Per mia, vostra, sua, regola; od anche, con maggiore efficacia, Per mia, vostra, ec., regola e governo.
Esempio: Magal. Lett. 136: Vi dico, per vostro governo, che io non potrò dispensarmi dal comunicare la vostra lettera.
Definiz: § XXII. Per Modo di operare, di comportarsi, in una data contingenza, in una impresa o simili; Modo di condurre tale impresa, di adempire un carico segnatamente pubblico; Portamento: e in tale significato si usò nel plur. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 129: Fu questo duca, come i governi suoi dimostrarono, avaro e crudele.
Esempio: E Machiav. Disc. 40: Era l'esercito fiorentino a campo a Lucca, comandato da messer Giovanni Guicciardini, commissario di quello. Vollono o i cattivi suoi governi o la cattiva sua fortuna, che la espugnazione di quella città non seguisse.
Definiz: § XXIII. Governo si disse per Timone. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 53: Orione armato Spezza a' tristi nocchier governi e sarte.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 282: Ma lagrimosa pioggia e fieri venti D'infiniti sospiri or l'hanno spinta (la mia barca).... Ov'altrui noie, a sè doglie e tormenti Porta, e non altro, già dall'onde vinta, Disarmata di vele e di governo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 144: Tien per l'alto il padrone, ove men rotte Crede l'onde trovar, dritto il governo.
Esempio: Bemb. Asol. 1: Non sia lor tolto il potere, e vela, e governo, là dove essi di giugnere procacciano, o almeno dove più la loro salute veggono dirizzare.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 237: Disperse tutte le galee,... perduti i governi, o rotto l'albero, o i legamenti sdrusciti, fatta degli arnesi giattura, appena e duramente in luogo securo si raccolsero.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 98: E par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave, Che pur contesto avendo ogni suo lato Tenacemente di robusta trave, Sdrusciti i fianchi al tempestoso flutto Non mostra ancor, nè si dispera in tutto.
Esempio: Speron. Op. 1, 19: Nave senza governo tanto è più presso al sommergersi, quanto è sospinta da maggior vento.
Esempio: Segner. Pred. 492: Scherzate festevolmente co' marinari.... Imparate que' tanti nomi della lor arte.... di poggia ed orza, d'artimone e trinchetto,... di sarte, di governi, di gomene, di scotta, di borbore, di balladori, ec.
Definiz: § XXIV. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 20: Onde si sbigottisce e si sconforta Mia vita in tutto; E notte e giorno piange, Stanca, senza governo, in mar che frange, E 'n dubbia via senza fidata scorta.
Definiz: § XXV. Quindi significa anche La direzione data al corso della nave, e propriamente per mezzo del timone. –
Esempio: Dant. Inf. 8: Io vidi una nave piccioletta Venir per l'acqua verso noi in quella, Sotto il governo d'un sol galeoto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 62: Come nave, che vento da la riva, O qualch'altro accidente abbia disciolta, Va di nocchiero e di governo priva, Ove la porti o meni il fiume in volta; Così ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 10: Quel che siede al governo, alto sospira, Pallido e sbigottito ne la faccia; E grida in vano, e invan con mano accenna Or di voltare, or di calar l'antenna.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 7: Così parlò la donna; e più vicino Fece poscia alla sponda il curvo pino. Come la nobil coppia ha in lui raccolta, Spinge la ripa, e gli rallenta il morso; Ed avendo la vela all'aure sciolta, Ella siede al governo, e regge il corso.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 271: Un battello a vapor là m'attendea E Caronte vegliavane al governo.
Definiz: § XXVI. E in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 229: Passa la nave mia colma d'oblio Per aspro mare a mezza notte il verno Infra Scilla e Cariddi; ed al governo Siede 'l signor, anzi 'l nemico mio.
Definiz: § XXVII. Governo usasi a significare Ciò di che si governa il terreno; Concime, Letame. –
Esempio: Tedald. Agric. 11: Sotterra detta annestatura, e fa' che la venga nel fondo della fossa,... e ricuopri di terra, e dàgli il governo.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 8: E non si lascino (gli ulivi) di governar tutti, se è possibile, perciochè il governo, e 'l pennato d'ingegnoso lavoratore, gli mantiene e fa fare loro molte olive.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 189: Perchè, subito attaccati [i castagni], si approfittano di quel governo datogli a tempo, pigliando immediatamente un'anticipata e ottima disposizione per crescere con la maggior celerità, e farsi tosto robusti e fruttiferi.
Esempio: E Trinc. Agric. 1, 228: Indi si seminino in ogni coltra di terra, sempre sopra il lembo più grosso, quattro staia di lupini almeno, chiamati comunemente sovesci, che servono poi per governo del grano.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 120: Se fossero in maggior numero e più industriosi, e se avessero gran copia di governo, potrebbero seminare anche quella parte di terreno che lasciano a stoppia.
Esempio: E Targ. Viagg. 2, 479: Attorno Catania vi nasce in gran copia la suddetta opunzia, ed i contadini tagliano in pezzuoli le sue grandi e polpose foglie, o rami che dir si debbano,... e sotterrano essi pezzuoli fralla rena dei tomboli, come si usa fra di noi de' sovesci e de' governi.
Esempio: E Targ. Viagg. 10, 362: Si cuoprono i magliuoli (messi nella fossa) con un poco di terra.... Ciò fatto, si sparge per la fossa il governo, e sopra vi si tira un altro suolo di terra.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 76: Si pongono [i gambi della saggina e del granturco] nel fondo delle fosse a fascetti, dove per il primo anno fanno l'effetto di tener sollevata la terra, affinchè le viti dilatin le barbe, ed il secondo servon loro di governo.
Esempio: E Lastr. Agric. appr.: E quest'operazione si chiama sovescio. Questa specie di governo suole anche farsi nell'istessa maniera con le fave e le vecce, ma in terreni di piano e che si mantengon freschi.
Esempio: E Lastr. Agric. 79: Si possono [le ceneri del bucato] adoprar tanto pure, che mescolate con altro governo. Vi è l'incinerazione, chiamata così dagli scrittori, che è un governo di cenere derivata dall'abbruciamento sul luogo delle paglie, stoppie, erbe e legni, o portati d'altronde, o ivi prodotti.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 38: Queste [vacche gentili] provano assai bene, dando ogni anno alla luce i loro parti, e producendo gran quantità di governo; dimodochè una sola di queste farà di governo, quanto due manzi da lavoro.
Definiz: § XXVIII. E in senso generico, riferito a piante, denota Tutte insieme le cure ed operazioni delle quali abbisognano, Modo di allevarle e custodirle. –
Esempio: Domen. Plin. 536: Questa è la maniera de gli antichi nel governo de gli alberi.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 34: Deesi adunque, in tutto il governo delle piante ed altre cose che si seminano e commettono alla terra, seguir quello che ne rimostra di continuo come ha fatto sempre la maestra esperienza, ec.
Esempio: E 104: Il melo ed i peri e l'ulivo, da grandi più che da piccoli, aman la coltivazione; ma per lo più, com'ei sono avvezzi, conviene perseverar il lor governo, perchè mancandone o intralasciandolo ne patirebbero, come mutando custodia e cura.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 230: Fu.... suo pensiero, l'anno 1773, di spedire in Borgogna un qualche pratico agricoltore, che fosse in grado di ben osservare, e poscia eseguire, tuttociò che colà si costuma circa il governo della vite.
Definiz: § XXIX. E riferito ad animali, usato a denotare La prestazione delle cure necessarie perchè vivano e si mantengano atti al servizio che debbono fare, o al fine per cui s'allevano. –
Esempio: Lastr. Agric. 4, 124: In un'istruzione pel governo de' bachi da seta per uso del territorio mantovano, vien raccomandato, ec.
Definiz: § XXX. Prendesi anche per La cura del pascere le bestie, Pasto, Pastura; ed anche Il cibo stesso dato loro in pastura.
Definiz: § XXXI. Governo, dicesi anche L'acconciamento che si fa ai vini, mescolandovi uve o spicciolate o ammostate, per farli più coloriti o più vigorosi o saporosi; ed altresì, L'uva stessa, o Il mosto, adoperati a tale effetto. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 111: I vini creati secondo il metodo da me proposto, non han bisogno di gran governo.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 2, 193: Se noi avessimo il costume che tenevano i Romani, di fare ogni anno una quantità di sapa, e di serbarla all'anno avvenire per governo de' vini, la cosa sarebbe fatta.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 219: Quando è giunto il tempo di dover mutare il vino,... si cavi dalla botte, in tanti barili, il vino che vi fu posto dentro nel posto della svinatura, e che già averà incorporato il governo che gli sarà stato dato o in mosto o in granella.
Definiz: § XXXII. Buon governo, fu denominazione data ad un Ufficio o Magistratura con attribuzioni ed ingerenze attinenti più specialmente alla polizia, od anche alla pubblica amministrazione. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 7, 3, 53: Essendovi una congregazione eretta dal medesimo Pontefice (Paolo V), la quale volgarmente si dice del Buon governo, senza licenza della quale è proibito l'imporre censi o fare altre alienazioni, o contratti di perpetuo e successivo pregiudizio; che però da questa congregazione si sogliono esaminare le cause e si dà la forma de' contratti che si devono fare.
Esempio: Pap. L. Coment. PP. 1, 34: Trascorrono furibondi e riottosi la città, e nella notte si abbandonano per le bettole al più licenzioso baccano, senza che i magistrati della polizia, cioè del Buon governo, prendano a ciò provvedimento veruno.
Definiz: § XXXIII. Uomo di governo, o Cittadino, di governo, vale Uomo esercitato nell'amministrazione della cosa pubblica, nelle cure dello Stato. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 4, 659: Poi che.... è necessario che.... ogni repubblica produca nimicizie e discordie, conviene che il cittadino di governo ancora in questa parte sia informato ed instrutto.
Definiz: § XXXIV. Da governo, e Di governo, usato a modo d'aggiunto, si disse di persona, per Esperto nelle cose della vita, Da sapersi condurre con senno e con destrezza, Da adempir bene il proprio ufficio, e simili. –
Esempio: Robb. Recit. 298: Detto frate era assai esercitato in confessare, dotto, pieno di fervore, assai attivo, pratico e da governo, molto amorevole e civile.
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 255: Pareva che lo imperadore non si satisfacessi molto delli Inghilesi, giudicandoli uomini poco atti alla guerra, e più tosto temerarj che di governo.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 122: In verità, che la mia è donna d'assai e di governo; ma è anch'ella un poco ritrosetta e superba.
Definiz: § XXXV. Andare in governo o Stare in governo, Mandare in governo, si disse per Esser preposto dal Principe o dalla suprema Potestà dello stato, ovvero Preporre questi alcuno, a reggere in nome loro una città, una provincia, e simili. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 394: La Santità vostra non potrebbe far meglio che mandarvi in governo una persona di qualche importanza.
Esempio: Dav. Tac. 1, 144: L'andare ne' governi fu lor tolto già da' pontefici, per private malivoglienze.
Esempio: Crusc. Vocab. III: Stare in governo. Governare città, popoli, ec. Averne il governo.
Definiz: § XXXVI. Aver governo, si disse per Saper governare i proprj affari, le proprie cose. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 21: Mangionsi [i cardi] il verno.... Bisogna aver con essi un buon falerno, O un qualch'altro vin di condizione, Come sa proveder chi ha governo.
Definiz: § XXXVII. Avere a governo, o in governo, vale Avere da sè dipendente, sotto la propria signoria od autorità; Governare: od anche semplicemente, Avere in custodia, in guardia, e simili. –
Esempio: Cic. Opusc. 531: Conviensi non solamente a coloro che sono soprapposti a' compagni ed ai cittadini, ma eziandio a quegli che sono sopra i servi e sopra le bestie mute, servire ai comodi ed alle utilitadi di coloro, i quali essi hanno in governo.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 233: Sallo egli medesimo (Iddio), che a loro gli ha conceduti, chi sono o da che sono li più che hanno a governo li suoi templi; chè serebbe meno male che quelli rovinassono, che essere fatti ostelli di sì viziosa gente.
Esempio: Med. L. Op. 1, 28: L'un (Amore) so già vinse il ciel, l'altro (Fortuna) la terra Solo ha in governo.
Definiz: § XXXVIII. Dar governo, trovasi per Dare alimento, cibo, Sostentare, Alimentare. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 14, 45: Gran disagio di pane e di biada, E di ciò ch'alla gente dà governo.
Esempio: E Pucc. Rim. 267: Ma questa [piazza] e l'altre.... Niente son, di frutte e di bellezza E di ciò ch'alla gente dà governo, Appetto a quella.
Definiz: § XXXIX. Dare ad alcuno in governo, riferito a città, provincia, o simili, vale Affidargliene il governo; Farlo, Nominarlo, governatore di quella. –
Esempio: Sassett. Lett. 338: È vero che da Michele Saladini di Pisa mi è stata data nuova dell'essere suo, dicendomi che S. A. Serenissima avea datale in governo quella città di Pisa.
Definiz: § XL. E Dare a governo, trovasi riferito a milizie, per Affidarne il comando, Preporre ad esse. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 245: Quegli mandò Agricola a levar gente, e trovatolo netto e valoroso, gli diede a governo la legione ventesima.
Definiz: § XLI. Fare, di cose o di persone, governo quale è dichiarato da un aggiunto, vale Trattare nel modo, Ridurre nello stato, che sono espressi dall'aggiunto; ma per lo più usasi in cattivo senso. –
Esempio: Dant. Inf. 27: E il Mastin vecchio e il nuovo da Verrucchio, Che fecer di Montagna il mal governo, Là, dove soglion, fan de' denti succhio.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Tu te ne porti di costui l'eterno, Per una lagrimetta che il mi toglie; Ma io farò dell'altro altro governo.
Esempio: Sacch. Rim. G. 57 t.: De' bruchi, non vi dico che governo Panno di quello c'avete a ber poi.
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 53: Rinaldo presto Frusberta sua trasse.... Per far de' Saracin crudo governo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 16: Quivi li sacra (i nomi nel tempio dell'Immortalità), e ne fa tal governo Che vi si pon veder tutti in eterno.
Esempio: Bern. Orl. 14, 39: Però ch'ogni anno dava per tributo Cento giovani donne al re d'Orgagna, Quel che sopra dicemmo, Poliferno, E là se ne facea brutto governo.
Esempio: E Bern. Orl. 15, 30: Ed eccoti Agrican vede da canto, Che facea d'Aquilante un mal governo.
Esempio: E Bern. Orl. 53, 22: La gente nostra tutta si sbaraglia; Ognun volta le spalle a' Saracini, Che son lor dietro e ne fanno un governo Da far venir pietà sin all'inferno.
Esempio: Mart. V. Rim. 17: E i vaghi fior, le rose fresche e belle.... Restan da la stagione e da le stelle Vinte; che fan di loro aspro governo.
Esempio: Car. Eneid. 2, 879: Empio, ch'anzi a' miei numi, anzi al cospetto Mio proprio fai governo e scempio tale D'un tal mio figlio.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 119: Urta [Clorinda] i Francesi con assalto orrendo.... Ed in quel tempo Argante aneo volgendo, Fa de' già vincitori aspro governo.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 40: Gli Arabi inanimiti aspro governo Anch'essi fanno de' guerrier cristiani.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 112: Meraviglie quel di fe' Tisaferno. I Normandi per lui furon disfatti: Fe' de' Fiamminghi strano empio governo.
Esempio: Ross. B. Pref. Cresc.: Per lo mal governo che n'hanno fatto (del Crescenzio) e i copiatori e le stampe, s'è.... veduto dall'universale in maniera, che più tosto s'è potuto conoscer la sua bontà, che trarne gran frutto (qui figuratam.).
Definiz: § XLII. Far governo, trovasi anche poeticam. riferito a gregge, per Governare, Pascere. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 34: Era presso alla grotta in ch'egli stava, Quasi alla cima del giogo superno, Un'altra non minor di quella cava, Dove del gregge suo facea governo. Tanto a' avea che non si numerava.
Definiz: § XLIII. Porre alcuno a governo, si disse per Porlo sotto la dipendenza di altri nell'adempimento di un dato ufficio, Affidargli tale ufficio sotto la direzione di altri. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 215: Avevi diliberato ridurre Lorenzo appresso di te; e stavi anco dubbio se 'l dovevi porre a Barzalona o Valenza o Palermo a governo, o far in suo nome; e mi domandi di mio parere.
Definiz: § XLIV. Stare a governo d'alcuno, vale Lasciarsi governare da quello, Rimettere in lui la cura della persona e delle cose nostre; ed altresì, Stare alla discrezione od arbitrio di esso, Dipendere da lui. –
Esempio: Gell. Sport. 2, 4: Offendemi poi la solitudine nella quale io vivo, e non avere chi abbia cura di me nè delle cose mie, non avere in casa con chi ragionare, se non con la serva;... e, se io ammalo, avere a stare a governo di servidori, l'amor de' quali dura quanto l'utile.
Esempio: E Gell. Sport. 2, 6: Non vedi tu, che tu vivi come una bestia? tu stai a governo di servidori, che sai chi e' sono.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 214: Increscendoci assai della afflizione vostra,... e che ora abbiate a stare a governo de' figlioli, dove insino al presente siate stato padrone; che siamo certe, è cosa molto faticosa a sopportare.