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1) Dizion. 5° Ed. .
ARATO.
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ARATO.
Definiz: Partic. pass. di Arare.
Lat. aratus. –
Esempio: Bocc. Amet. 88 t.: Ne' colchidi campi, arati dal tessalico giovane,.... si videro surgere armigeri.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 53: Prima la terra porterà le stelle, e 'l cielo arato da' buoi producerà le mature biade, che Panfilo sia d'altra donna che tuo.
Esempio: Car. Eneid. 3, 22: È de la Frigia incontro un gran paese Da' Traci arato.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Lavorato coll'aratro. –
Esempio: Vill. G. 33: D'allora innanzi fu chiamata Arezzo, cioè città arata.
Esempio: Bern. Orl. 24, 57: Poi nell'arato campo se n'è ito.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 35: Che credea volontarie e non arate Qui partorir le terre.
Definiz: § II. Per Solcato, detto figuratam. di mare. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 534: Io dopo Troia incensa, e dopo tanti E tanti arati mari, a servir nata.
Definiz: § III. Per Segnato di rughe, freghi, e simili. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 256: Che val s'io son sì pallido e di rughe Deformi arato ho il volto?