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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTE.
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CONTE.
Definiz: Sost. masc. Titolo di signore con giurisdizione.
Dal lat. comes, comitis, che dal proprio suo significato di Compagno, divenne, prima nel basso latino, titolo di grado e di dignità nella corte Imperiale; poi nel latino barbaro, Titolo medesimamente di dignità cortigiana, e Titolo di giurisdizione nell'ordinamento feudale. –
Esempio: Test. Beatr. 77: Io contessa Bietrice figliuola che fui del conte Ridolfo da Capraia, e moglie che fui de conte Marcovaldo,... dispongo ed ordino così de le mie cose.
Esempio: Malisp. Stor. fior. 47: Conti da Gangalandi; ma non erano però conti, ma era così il nome della schiatta loro, e aveano il loro a Gangalandi.
Esempio: Dant. Inf. 33: Io fui 'l conte Ugolino.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Vidi cont'Orso.
Esempio: E Dant. Parad. 16: Sariesi Montemurlo ancor de' Conti.
Esempio: Vill. G. 3, 94: Questi conti non sono per lignaggio mascolino dello stocco degli antichi conti di Fiandra.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 241: Nel reame di Francia fu un gentile uomo, il quale chiamato fu Isnardo conte di Rossiglione.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 99: E han dietro un codazzo Di marchesi, di conti ec.
Esempio: Cellin. Vit. 325: A molti Signori italiani, cioè il signor Piero Strozzi, il conte dell'Anguillara, il conte di Pitigliano, il conte della Mirandola, ed a molti altri, avevo fatto di molte opere.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 53: Poi se n'andò là dove il Conte (Raimondo conte di Tolosa), Riavuto dal colpo, anco ne geme.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 9, 73: Io sono il conte di Culagna.
Definiz: § I. E nel senso storico di Dignitario e Ufficiale del basso Impero, o delle Corti de' re barbari, o dell'Impero restaurato nel Medio evo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 8: Tra il conte Orlando e il suo cugin Rinaldo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 20, 107: E dar lor morte il paladino Conte.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 57: Sembra che l'origine de' Conti del Palazzo, o sia del Sacro Palazzo, s'abbia a prendere da i Re Franchi, nella corte de' quali fino dal secolo VI fu questa dignità in uso, e che di là poi passasse in Italia, allorchè Carlo Magno si fu impadronito di questo Regno.
Esempio: E Murat. Dissert. Antich. ital. 1, 67: Mentre ancora fioriva il Romano Imperio, il titolo e la dignità di Conte fu molto in uso tanto nella corte de gli Augusti che ne' governi delle provincie. Perciò le nazioni barbare, allorchè occuparono l'Italia la Francia e la Spagna, trovarono già da gran tempo introdotto il nome de' Conti. Ma non apparisce che sotto i Romani si appellassero Conti i Governatori di una città. Da i popoli settentrionali, e massimamente da i Goti, divenuti padroni di questi paesi, sembra che avesse principio quest'uso.
Definiz: § II. Poeticam. e per similit., presa propriamente dalla Corte imperiale del Medio evo, trovasi detto dei Santi o Beati del Paradiso. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Poichè per grazia vuol che tu t'affronti Lo nostro Imperadore, anzi la morte, Nell'aula più segreta co' suoi conti, Sì che veduto il ver di questa corte ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 674: Nè l'aula più secreta; cioè nella magione più secreta, che l'altre, de' suoi conti; de' suoi Santi.
Definiz: § III. Conte è ora semplice titolo di nobiltà, senza alcuna giurisdizione. –
Esempio: Pindem. Poes. 323: Dormi? Il conte al postiglion che fa del sordo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 61: Mi disse un conte: quando venir vuole A pranzo alla mia villa?