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1) Dizion. 5° Ed. .
GANGHERO.
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GANGHERO.
Definiz: Sost. masc. Strumento di metallo, e per lo più di ferro, che in forma o d'occhio fornito di codetta, e inanellato in altro occhio simile, o di arpione, o di pernio, o in altra qualsiasi forma, serve a sostenere e a render girevoli le imposte di usci e finestre, gli sportelli degli armadj, i coperchj di casse o scatole, e talora anche a tener congiunte e ferme le parti di qualche arnese, ordigno, macchina, o simile, che all'uopo sia da scomporsi.
Probabilmente dal lat. cancer. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 163: Signori, volete voi essere consigliati? fate l'uficio nuovo, ritornate i confinati a città, traete le porti de' gangheri; ciò è se voi fate queste due cose, potete dire d'abbattere la chiusura delle porti.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 220: Trovò il modo de' gangheri col capo e degli arpioni, e facilitò molto l'architettura.
Esempio: Legg. Tosc. 3, 88: Eccettuando però dalla presente proibizione le bullette minute da zoccoli, e da scarpe,... gli arpioncini e gangheri da letto, le bullette bianche e nere da armadure, ec.
Esempio: Bart. D. As. 2, 102: Perocchè una delle percosse sconficcò e tolse de' gangheri il timone, e con esso ogni maniera di reggersi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 223: Mirate dunque qual conto hanno a rendere a Dio i padri e le madri, che non solamente non serrano una tal porta, ma la levano affatto da' gangheri, perchè non si possa serrare (qui in locuz. figur.).
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 99: Hanno bensì [gli antiquarj] fatta menzione dell'antiche navi dissolubili, così dette perchè si poteano ad un tratto staccare in più parti, e tosto insieme, quando uopo fosse, ricongiungerle, per via di gangheri, maniglie, chiodi di ferro, e altro.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Libr. Astrol.: E ingangherale con gangheri di legno, e con colla di quoio.
Definiz: § II. Figuratam. e in ischerzo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 14: E col tabarro uscito fuor de' gangheri Delle spalle.
Definiz: § III. Trovasi per Bandella. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 13: Le porte furono aperte, anzi spalancate, le soglie rotte, gli stipiti fracassati, gli arpioni cavati de' gangheri.
Definiz: § IV. Gangheri, trovasi per i Cardini della sfera celeste, Poli. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 291: Pertanto egli non nega le cose basse: e che ancora andando egli attorno delli gangheri del cielo, esso non vegga le cose dentro.
Definiz: § V. Comunemente prendesi oggi per Quel piccolo strumento, per lo più di fil di ferro, o di ottone, o di altro metallo, in forma di uncino, con due piegature da piede, simili al calcagno delle forbici, e che, introdotto in una maglietta corrispondente, serve, invece del bottone, ad affibbiare o a tenere unite le due parti di un vestito, e simili. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 84: L'abito de' Fiorentini, passato il diciottesimo anno, è.... una veste.... increspata da capo, dove s'affibbia alla forcella della gola con uno o due gangheri di dentro.
Esempio: Cellin. Pros. 91: Perchè in detta opera andava commesso quelle parecchi gioie sopra dette, io feci un fondo alla detta opera con un ganghero, el quale si attaccava da poi al detto piviale nel petto del Papa.
Esempio: Buonarr. Fier. 4 Introd.: Egli stan pur benin con quelle borse Di raso al collo, e que' salvadanaj Dorati in mano, e con quegli abitini Tutti strozzati a nodi, E gangheri e cappietti.
Esempio: Not. Malm. 1, 218: Ganghero diciamo uno strumento per uso d'affibbiare le vesti, fatto di filo di ferro, o d'altro metallo, il quale è fatto in forma d'uncino.
Definiz: § VI. A gangheri, posto avverbialm., e detto di parti connesse fra loro, vale In modo da piegarsi, come se queste fossero congiunte o commesse con gangheri. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 111: Fece [nostro Signore] le gambe a gangheri; e molti co' lacci se l'hanno sì incannate, che appena si possono porre a sedere (qui per similit. e con un certo scherzo).
Definiz: § VII. Figuratam. si usò per Alla rovescia, Contro l'ordine naturale delle cose. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 35: Io vo' dir oramai ch'e' vada a gangheri Ogni cosa.... Chi potre' credere Che questi (un vecchio) stato uom di faccende e credito, S'induca a immascherarsi, ec.?
Definiz: § VIII. Fatto a gangheri, detto di persona, trovasi figuratam. e in ischerzo per Fatto alla peggio, Trascurato, Spensierato, e simili. –
Esempio: Grazz. Pros. 119: Non perchè io non mi fidi di voi e di lui, ma per non parere una persona fatta a gangheri, anzi mostrare d'esser un uomo e non un'ombra.
Definiz: § IX. Avere il cervello fuor de' gangheri, vale figuratam. Non avere la testa a segno; Essere discervellato. –
Esempio: Ben. B. Rim. 40: Or dicami che vale un buon piattello. Di questa carbonata, ch'io v'addito, Chi non ha fuor de' gangheri il cervello.
Definiz: § X. Cavare uno de' gangheri o Trarre uno de' gangheri, vale figuratam. Fargli perdere il senno, Fargli smarrire la ragione. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 468: Il travaglio che io Ho avuto grande m'ha tratto de' gangheri.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 157: Son proverbj pur toscani, Cavar di gangheri,... per Cavar di cervello.
Definiz: § XI. Dare un ganghero, e oggi più comunemente Fare un ganghero, dicesi propriamente dello Schiacciarsi in terra la lepre, sopraffatta dal cane, e volgersi indietro, ovvero del Voltarsi a un tratto e attraversare il cammino; tolta la locuzione dalla somiglianza che ha quel rivolgimento tanto o quanto con la forma del ganghero. E dicesi anche di certi volatili, quando repentinamente cambiano la direzione del loro volo. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 488: Fare un ganghero, lo dichiamo delle lepri, che per gabbare i cani e straccarli, dopo che hanno corso a diritto, attraversano il cammino.
Esempio: Not. Malm. 1, 218: Dà un ganghero. Dà volta addietro.... Dare il ganghero, intendiamo Tornare indietro.... Dare il ganghero, diciamo, quando la lepre fuggendo avanti al cane, torna indietro e lascia correre il cane, che portato dalla velocità non si può ritenere, e voltarsi, subito come fa essa, che intanto piglia campo, in maniera che ella scampa.
Definiz: § XII. E per similit., detto di persona, vale Prendere a un tratto per una via traversa, Deviare dal cammino già preso, Scantonare; ed altresì Dare indietro, Dar volta, a un tratto. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 153: Essendo egli di esercito inferiore, ma più destro a rubare, scorrere in masnade, dar gangheri, e porre agguati.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 3: E fatto un ganghero, Seguirò 'l pensier mio d'ire in mercato.
Esempio: E Buonarr. Fier. 4, 3, 6: Vuol la sorte, Ch'io me la vegga allo svoltar del cauto, Aver per altra via fattomi un ganghero.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 431: Fatto un ganghero; cioè scantonando, andando per una strada a traverso.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 488: Fattomi un ganghero; attraversata la strada.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 76: Ma perch'ei non credea veder mai l'ora D'avere il suo fratello a salvamento; Dà un ganghero a tutti, e torna fuora Dietro al suo can, veloce come il vento.
Definiz: § XIII. Dare un ganghero al banco, alla bottega, e simili, vale Abbandonare il banco, la bottega, e simili. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 12: Il so, che sbarbatello, il primo pelo Non messo ancora, un gangher dato al banco Per pormi in libertà, lontano al vecchio, Anch'io scolareggiai.
Definiz: § XIV. Essere fuor de' gangheri, detto di persona, vale figuratam. Non essere in sè, Essere fuori di cervello, Aver perduto il senno. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 435: Che parole sono le vostre? Siate voi fuori de' gangheri?
Esempio: Grazz. Comm. 410: Tu debbi esser fuor de i gangheri.
Esempio: E Grazz. Pros. 317: Bene saria.... sciocco, e al tutto privo di giudizio, o quasi fuor de' gangheri, chi volesse negare, che l'uomo non fusse il primo e il più degno e il più nobile in fra gli animali.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 273: Sentite, deh! fiutatela. D. Qui nella strada? Siàn noi fuor de' gangheri?
Definiz: § XV. E detto di persona, e con relazione a un dato luogo, ufficio, e simili, vale Essere, Starvi, Trovarcisi, a disagio. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 37: Stiamo in un certo modo stemperati, accapacciati, insalvatichiti. In somma [in questo luogo] ci siamo fuor de' gangheri.
Definiz: § XVI. Pur figuratam. detto di discorso, e simili, vale figuratam. Esser fuori di proposito, senza buon fondamento, e simili. –
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 158: Dice come il Discorso di quell'Amico non è Discorso fuor de' gangheri, cioè è Discorso forte e saldo; e però dice Appoggiato al cardine.
Definiz: § XVII. Mettere in gangheri, vale Accomodare ai gangheri o nei gangheri la cosa che va gangherata. E Cavare di gangheri è il suo contrario.
Definiz: § XVIII. Rimetter l'uscio nei gangheri, vale figuratam. e in modo proverbiale, Rimetter le cose nel loro pristino e proprio stato. –
Esempio: Vell. Cron. 106: Essendo per la mortalità del 1348 recate le 21 Arte a 14 nel 1349, gli Albizi.... procacciarono e feciono fare ch'elle si recarono alle 21, dicendo che aveano rimesso l'uscio ne' gangheri.
Definiz: § XIX. Ritornare in gangheri, vale figuratam. Ritornare in cervello, in buon senno. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 34: Ritornato Diofane pure alla fine ne' gangheri, s'accorse della sua castroneria.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 157: Bisogna che voi sappiate come son proverbj de' Toscani.... Ritornare in gangheri, per.... Ritornare in cervello.
Definiz: § XX. Stare in gangheri, vale figuratam. Stare in sè, in cervello; e Uscire da' gangheri, o dei gangheri, e fuor de' gangheri, vale Uscire di senno, Smarrire la ragione, e anche Vaneggiare per febbre. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 5: E tanto mi pare che Gismondo sia uscito de' gangheri.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 109: Oh diavolo! Voi mi parete uscito fuor de' gangheri.
Esempio: E Cecch$ Mogl. 4, 2: Ora i' non so che domin di mal anno E di mala ventura è stata questa, Che l'ha fatto cosi uscir de' gangheri.
Esempio: Magal. Lett. scient. 153: Quell'altra rarefazione che gli viene da una febbre ardentissima, che lo fa uscir de' gangheri?
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 157: Bisogna che voi sappiate come son proverbi de' toscani Stare in gangheri.... per Stare in cervello.
Definiz: § XXI. Stare nei gangheri, vale altresì Operare in modo prudente, dicevole alla propria dignità; e Uscire de' gangheri, vale Uscire, parlando od operando, dai termini del conveniente; e con più grave senso, Prorompere per indegno in parole, o atti sconvenienti, Montare in furia, Lasciarsi prendere dalla rabbia. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 64: Mi fu accennato che l'avea fatto studiosamente per ismaccarmi. Non lo credetti, parendomi strana cosa che un uomo che per tale (cioè per gran letterato) si riputasse, uscisse così de' gangheri.
Esempio: Cellin. Vit. 41: Questo talvolta, essendo a quei tempi, gli arebbe fatti forse più uscire de' gangheri.
Esempio: Salv. Granch. 5, 3: Io credo, Duti, che tu mi farai A ogni modo uscir de' gangheri.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 4, 23: Qui d'una sola cosa, che per lo gran zelo v'ha fatto quasi uscire de' gangheri, dirò il mio parere in brievi parole e in sensi aperti.
Esempio: Red. Ditir. 12: Solamente nel vedere Mi fariano uscir de' gangheri.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 158: Come quegli che poi vuol ch'e' si sappia ch'egli ha inteso di dire il contrario,... soggiugne una cosa contraria allo star ne' gangheri che è la passione; mentre essa è appunto quella che ci fa uscir sempre de' gangheri.
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 14: E s'io dissi in qualcun di questi tangheri Farei di molto a non uscir de' gangheri.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 217: Quando sento lagnarsi certi tangheri, Che il mondo ogni di più va peggiorando, Mi farebber, perdinci! uscir dei gangheri.