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1) Dizion. 5° Ed. .
CADUCÈO.
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CADUCÈO.
Definiz: Sost. masc. Quella verga con due serpenti attortigliati, con la quale si rappresenta lo dio Mercurio.
Dal lat. caduceum. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 222: Il caducèo e la bacchetta ne dimostravano che egli era Mercurio.
Esempio: Cellin. Vit. 3, 297: Questa detta figuretta si era antica, ed era un Mercurio con il suo caducèo.
Esempio: Vasar. Ragion. 14: E quest'ultima qua col caducèo in mano di Mercurio, e con l'ale a gli omeri, che cosa è?
Esempio: Dav. Tac. P. 627: Co' razi dello splendore, e altri segnali appropriati agl'Iddii; folgore, caducèo, clava, tirso, e simili.
Esempio: Baldin. B. Masch. 58: In mano avea [Mercurio] una bacchetta ed il caducèo.
Esempio: Fag. Rim. 3, 350: Anzi fu premiato ancorchè reo: Fu dichiarato per un de' pianeti, E gli fu posto in mano il caducèo.
Definiz: § Trovasi anche in forza di Add. come aggiunto di verga caducea, e vale lo stesso che Caducèo. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 569: Ristette, e addolcì il dormire [di Argo] con la verga caducèa, e fermò il sonno.