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1) Dizion. 5° Ed. .
IMMARCIRE.
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IMMARCIRE.
Definiz: Neutr., usato talvolta in forma di Neutr. pass. immarcirsi Lo stesso che Marcire, premessavi per rafforzamento la particella in: ma è voce di raro uso. –
Esempio: S. Ag. Solil. 12: La mia vita come la luna si muta e come il fiore, che in sull'albero cresce, e avaccio immarcisce, ora è florido e incontanente si secca.
Esempio: Soder. Agric. 32: Nascendo lui (il sole) e venendo a noi, si vede rinascere e gioire ogni cosa, germinare e ringiovanire, e partendosi ed andandosene, tutto immarcire, seccarsi e mancare.
Esempio: E Soder. Coltiv. 37: Ne' paesi umidi e sottoposti a pioggia le viti hanno a esser tenute più alte che ne' colli e ne' luoghi alti e ariosi e terre leggieri e sottili, per causa dell'immarcire.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 81: Nè si spicchino [i piantoni del moro e dell'olivo] quando la luna è nel colmo, perchè allora faranno de' vermini o s'immarciranno.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 79: Che 'l savio uomo non immarcisce unque in ozio, ma tal ora è l'animo suo più tiepido.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 67: Ecco, non vedi tu con quante sozzure immarcisce questo mondo?
Esempio: Speron. Op. 3, 169: Chi può far molti beni, e ad un solo s'appiglia,... tale dir possiamo a ragione, che egli rompa il suo vigor naturale; ed una parte adoprandone, il rimanente lasci in ozio immarcire.