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Dizion. 5° Ed. .
AMARANTO.
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AMARANTO. Definiz: | Sost. masc. Spezie di pianta erbacea, che ha belle spighe di fiori rossi e porporini aggruppati, detta anche Sciamito, ed è la Celosia castrensis dei Botanici. |
Dal grec. ἀμάραντος, che propriam. vale immarcescibile: lat. amarantus. − Esempio: | Ar. Rim. 1, 294: Non senza causa il giglio e l'amaranto, L'uno di fede e l'altro fior d'amore, Del bel leggiadro lor vago colore, Vergine illustre, v'orna il sacro manto. | Esempio: | Mart. V. Rim. 4: Questi ligustri qui, questi amaranti Ti diè pur dianzi il tuo vicin Fileno. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 34: L'amaranto vince tutti gli altri fiori di bellezza, manifattura e vivido colore. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 16, 36: Di bianchi gelsomini e d'amaranti E d'anemoli varj e di viole Tanta era ivi la copia ec. | Esempio: | Fosc. Poes. 180: Le fontane versando acque lustrali, Amaranti educavano e viole Su la funebre zolla. |
Definiz: | § Amaranto, in forza d'Add., dicesi del colore porporino simile a quello dell'amaranto. − | Esempio: | Magal. Lett. scient. 109: Dichiaratelo amaranto, e sarà alla moda, disse poch'anni sono il Contestabile al Principe di Belvedere, che non si risolveva a comprare una corazza di velluto rossino. |
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