Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SCHERANO
Apri Voce completa

pag.378


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
SCHERANO.
Definiz: Uomo facinoroso, Assassino. Lat. latro. Gr. ληστής, κακοῦργος.
Esempio: Bocc. nov. 1. 23. Coteste son cose da farle gli scherani, e i rei uomini.
Esempio: G. V. 4. 31. 1. Riducevanvisi molti sbanditi, e scherani, e mala gente, che alcuna volta faceano danno alle strade.
Esempio: Nov. ant. 82. 1. Correndo così questo romito s'intoppò in tre grandi scherani, li quali stavano in quella foresta per rubare chiunque vi passava.
Esempio: E N. ant. num. 4. Rimasero questi scherani tutti e tre insieme a guardare questo avere.
Esempio: Ovvid. Metam. Strad. La figliuola tua non è degna d'aver marito scherano.
Esempio: Cavalc. Med. cuor. Chi ben considera, peggio fa una femmina vana, che uno scherano; perchè lo scherano uccide il corpo, e quella l'anima.
Esempio: Dant. rim. 24. Che tanto dà nel sol, quanto nel rezzo Questa scherana micidiale, e latra.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 28. Le mura delle città ancora gli scherani, e masnadieri da' nemici difendono.
Definiz: §. Scherano, in forza d'add. Lat. facinorosus.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 190. Li marinai, come gente scherana, e sbandita, giungono percotendo le porte.