Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
OMBRIA, con l'accento sulla i.
Apri Voce completa

pag.478


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
OMBRIA, con l'accento sulla i.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Ombra nei suoi varj sensi; ma oggi non si userebbe che in poesia. ‒
Esempio: Tratt. Falcon. 17: I colombi fuggono più per loro che per alcuno altro sparviere; e cognoscolli quando stanno lungo l'acqua, vedendo l'ombria loro nell'acqua.
Esempio: Mirac. Mad. R. 165, 7: Riposandosi costoro all'ombria.
Esempio: Rim. Ant. F. 2, 276: Io vidi donne con la donna mia: Non che niuna mi sembrasse donna, Ma simigliavan sol la sua ombria.
Esempio: Libr. Astrol.: E la linea, che è levata sopra la linea del commezzo di mezzodie, si chiama linea dell'ombria sparta, o vero distesa: e quella che è levata sopra la linea del commezzo d'oriente si chiama la linea dell'ombria ritornata, cioè raccolta.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 1, 14: Diana.... A sè sovente le facea adunare Intorno a fresche fonti ed all'ombria Di verdi frondi.
Esempio: E Bocc. Ninf. Fiesol. 3, 21: Ell'era (una fonte) tutta d'alber circundata, Di verdi fronde, che facean ombria Ad essa.
Esempio: Soder. Op. 2, 252: Ama il prezzemolo l'ombria e 'l luogo umido.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 383: Ubbie, voce fatta da Ombrie, cioè ombre, sospetti.
Esempio: Card. Poes. 862: Va su' tuoi verdi prati l'ombria de le nubi fuggenti, E va su' miei spirti la musa.