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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPREGIANTE e DEPREZZANTE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DISPREGIANTE e DEPREZZANTE.
Definiz: Partic. pres. di Dispregiare e Disprezzare. Che dispregia o disprezza. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 21: Vedonsi pervenire a quella eternale gloria, la quale il pietoso signore Iddio hae apparecchiata a' soli umili, e dispregianti questo mondo.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che tiene a vile, Che non tiene in alcun conto. ‒
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 223: Uomini, la maggior parte di religione maomettana,... per natura traditori, e disprezzanti della morte.
Definiz: § II. Dispregiante e più spesso Disprezzante, vale Che per alterigia o schifiltosità nulla pregia, e gli altri uomini tiene a vile. ‒
Esempio: Alf. Sallust. 175: Metello, benchè di valore, di gloria, e di quanti pregj dai virtuosi si bramano, avesse dovizia, era nondimeno dispregiante e superbo.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 96: Suggendo un breve istante Ora questo ed or quel fiore, Nauseata, disprezzante, Ah, dicea, che reo sapore! (qui per similit.).
Definiz: § III. In forza di Sost. Colui che dispregia. ‒
Esempio: S. Ag. C. D. 9, 91: Quella adunque sua dolcezza si cerchi, la quale adempie alli speranti in lui, e non quella che è creduto adempiere alli disprezzanti e biastemmatori suoi.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 202: L'ignoranza del disprezzante è malvagia, ostinata, caparbia.