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1) Dizion. 5° Ed. .
FURENTE.
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Dizion. 5 ° Ed.
FURENTE.
Definiz: Add. Che è in furia, o nelle furie; Furioso, Furibondo.
Dal lat. furens. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 3: Voglion che l'Aiace flagellifero, E l'Ercole furente s'anteponga A tutte l'altre favole.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 31: Tobia non fece come i can furenti, Che non vogliono mosche intorno al naso, Le acchiappano, le strizzano fra' denti.
Definiz: § II. In forza di Sost. e per similit., si disse di Quegli indovini che fingevano nei loro responsi, predizioni, vaticinj, e simili, di essere invasi da sacro furore. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 116: Tutti questi indovini si comprendono generalmente sotto questo nome vaticinanti, ovvero furenti.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. appr.: La divinazione è di due maniere: una di coloro che si chiamano furenti, e questi sono tutti quegli i quali o non intendono quello che dicono, o non sanno per che cagione si muovono a dirlo.
Definiz: § III. E per Pazzo, detto figuratam. e per dispregio di persona. –
Esempio: Mont. Poes. App. 63: Alchimisti vi son d'alto sapere Che fan l'oro, e ognor vuota hanno la tasca; E rosacroci, e tutti quei furenti, Che filan teologici argomenti.