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1) Dizion. 5° Ed. .
CAVALIERATO
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Dizion. 5 ° Ed.
CAVALIERATO.
Definiz: Sost. masc. Dignità di cavaliere; ed anche, insieme, la Commenda che talvolta è congiunta al cavalierato. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 119: Per la bontà di Taddeo e per i meriti loro, ha impetrato da Dio gradi orrevolissimi nella Chiesa; chiericati di camera, vescovadi, cardinalati, propositure e cavalierati onoratissimi.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 119: L'altre maggiori croci.... si credono generalmente di cavalierati.
Esempio: Borgh. R. Rip. 390: Ricevette in premio dal Papa un cavalierato di san Pietro.
Esempio: Camb. F. Oraz. I, 3, 153: Già pervenuto al cavalierato di santo Stefano, fece un'orazione in lode e magnificenza della coronazione del gran duca Cosimo.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 108: Donogli dieci cavalierati lauretani, con pensione di duemila scudi d'oro.
Esempio: E Baldin. Decenn. 6, 28: Finite che egli ebbe l'opere per lo cardinale Mellino, diedegli il medesimo l'elezione, se egli avesse voluto per onorario, oltre allo stabilito pagamento, cento doble, o pure un cavalierato d'onore; ma Giovanni con gran prestezza porse la mano alle cento doble, anzichè la persona all'onore del cavalierato.