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1) Dizion. 5° Ed. .
DEFINIZIONE.
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DEFINIZIONE.
Definiz: Sost. femm. Breve esposizione o dichiarazione dell'essenza, o delle qualità principali, d'una cosa, talchè viene come determinata in certi confini, e distinta da tutte le altre.
Lat. definitio. –
Esempio: Giacomin. Oraz. 44: La voce purgazione, come metaforica, non doveva ne la definizione adoperarsi, avendo Aristotele proibito a le definizioni l'uso de le parole traslate.
Esempio: Torric. Lez. 32: Vedasi.... se il cavallo sia animal ragionevole sì o no, e poi definiscasi conforme egli sarà, acciò la definizione fisica si adatti al suo definito.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 192: Definizione vuol dire uno spiegamento dell'essenza con termini più distinti e più chiari, che non è il nome della cosa definita.
Esempio: Red. Cons. 1, 276: Questa definizione del tumore la trovo ricevuta senza controversia veruna dagli antichi e da' moderni scrittori.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 194: Ogni buona definizione ha da tornare al suo definito.
Definiz: § I. E per estensione. –
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 319: Perdute fino le definizioni del vizio e della virtù.
Definiz: § II. Riferito a voci, parole, Dichiarazione del loro preciso valore.
Definiz: § III. Trovasi per Proposizione che serve come di principio, di norma, e simili. –
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 216: A cotali ipotesi aggiungerò due definizioni. Definizione prima. Io chiamo potenza equipollente, ec.
Definiz: § IV. Definizione, riferito a liti, dispute, dubbj, questioni, e simili, vale Il risolvere, Il decidere; Risoluzione, Decisione.