Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DISUSARE.
Apri Voce completa

pag.721


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DISUSARE.
Definiz: Att. Lasciar d'usare, di praticare; ed altresì Lasciar di adoperare, Lasciar l'uso di checchessia: usato anche assolutam. ‒
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 8: Ogni cosa si acquista per uso, ed abbassa molto per disusare.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 10: Per lungo disusar già non si scorda Dell'arti crude il più efficace aiuto.
Esempio: E Tass. Gerus. 18, 67: L'armi, che disusò gran tempo avante, Circonda, e se ne va contra Raimondo.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 15: Per non isbigottire gl'infermi, si disusò il sonar delle campane.
Definiz: § I. Riferito a vocaboli, vale Non adoperar più parlando o scrivendo. ‒
Esempio: Castigl. Corteg. V. 3: Perciò non era conveniente ch'io usassi molte di quelle [parole] del Boccaccio, le quali a' suoi tempi s'usavano, ed or sono disusate dalli medesimi Toscani.
Esempio: Caran. Leon. Tatt. 102: Molti [de' nomi militari] se ne sono disusati.
Definiz: § II. Riferito a persona, vale Far perdere l'usanza, l'abitudine di checchessia, Disabituarnela. ‒
Esempio: Domin. Gov. Fam. 144: Non gioverà poco, come ne' due anni il tieni fasciato, e così il fai dormire, nol disusi, ma tale usanza mantenga sempre.
Definiz: § III. Figuratam. ‒
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 451: In due modi si disusa l'ira di possedere l'animo.
Esempio: Vill. M. 128: Tanto si disusarono i campi dalla cultura,... che l'isola.... faceva le famiglie.... pellegrinare.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 475: Rintuzzando l'ingegno,... disusandolo dalla profondità, avvezzandolo a sfiorare gli oggetti, anzi che a sviscerarli, ec.
Definiz: § IV. E pur figuratam., riferito a luogo, vale Non frequentarlo più, ed altresì Fare o Esser cagione, che non sia più frequentato, Renderlo non più frequentato. ‒
Esempio: Dant. Purg. 10: Poi fummo dentro al soglio della porta, Che il mal amor dell'anime disusa.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 225: Disusa, cioè disvessa (disvezza) e svia.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 29: Cava grotta s'apria nel duro sasso Di lunghissimi tempi avanti fatta; Ma disusando, or riturato il passo Era tra i pruni e l'erbe.
Definiz: § V. Si disse anche per Usare a male. ‒
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 319: O avarizia cieca, o bassi ingiegni, Che disusate 'l ben della natura!
Definiz: § VI. Neutr. pass. disusarsi Perder l'uso, Disabituarsi. ‒
Esempio: Cellin. Vit. 412: Io vi priego che voi non lo affatichiate in questa piccola cosa, la quale a lui saria grande per essersi disuso.
Esempio: Giord. Op. 2, 99: So che anche dalla facondia, voglio dire dal purgato e chiaro e schietto e nobile parlare ci siamo disusati.