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1) Dizion. 5° Ed. .
MANNERINO
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MANNERINO.
Definiz: Sost. masc. Castrato giovane e grasso.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 418: Che io non possa mai più mangiare tordi grassi..., nè coda di mannerino insù la graticola..., se io non me ne vendico a misura di carboni.
Esempio: Buonarr. Fier. 5. Introd. 3: Con quei degni e superbi mannerini, Che di manna soppannano le quoia.
Esempio: Bard. P. Avinav. 10, 35: Avean bevuto un gran baril di vino, E avean pieno il corpo, non che 'l becco, Cotto nel forno d'un buon mannerino.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 33: Nè altro ebbe che pane e capra lessa, Che fitta anche gli fu per mannerino.
Esempio: Not. Malm. 1, 175: Mannerino, specie di agnelli castrati, che nella nostra Toscana è ottima nel territorio e contado di Pistoia, ed è carne squisita; al contrario della capra, che è la peggiore che si mangi, ed in particolare cotta a lesso.
Esempio: Salvin. Annot. Fior. 507: Con quei degni e superbi mannerini. Così si domandano i castrati di Pistoia, che teneri e grassi, di non istucchevole grasso, sono il regalo delle mense più riguardevoli.
Esempio: Fag. Comm. 2, 32: C'è un pezzo di quella pecora che il macellaro, a chi la compra a credenza, vende per mannerino, che la farò lessa.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 378: Cuoci ben quella vacca e quella crapa (capra), che frolle com' ell'ènno in mo' che le sitano, poi cotte bene, i passeggieri ch'hanno fame le insaccan per vitella e per mannerino.
Esempio: Trinc. Agric. 400: Si comprano (in aprile) gli agnelli di razza grossa, per allevarli e farne castrati, o, come altri dicono, mannerini.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 150: S'ingrassano (in ottobre) i montoni vecchi, come pure i castrati. Il maggior utile è sui secondi. Nel contado di Pistoia si conoscono con il solo vocabolo di mannerini di Pistoia, e le loro carni sono di un pregio e bontà di sapore, molto superiore a tutti gli altri castrati di Toscana.
Definiz: § I. E figuratam. e in ischerzo, per Cantore eunuco. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 93: Così, se di cantar non m'è sortito, Il canto m'entri negli orecchi almanco,... E dove scorgerò qualche bel branco Di questi virtuosi mannerini, A bocca aperta starò loro al fianco.
Definiz: § II. Si usò familiarmente per Uomo di vil condizione, che prestasse bassi servigj, e specialmente presso principi. –
Esempio: Poliz. Pros. 38: Questo lo dice per tutto un certo mannerino d'un signor di Lombardia, che rivelò già un tradimento.
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 164: Era (Vitellio) corpacciuto e grasso, debole su l'un de' fianchi, per esser stato una volta urtato da una carretta, nel fare il mannerino a Gaio Caligola, mentre che egli aurigava (cioè guidava una carretta).
Esempio: E Ross. P. Sveton. 3, 236: Clemente Aretino, uomo consolare, uno de' suoi intrinsici e mannerini, da lui condannato e sentenziato a morte, lo tenne sempre in quel medesimo grado, ec.
Definiz: § III. E figuratam., usato a denotare Persona che si presti come mediatore di checchessia. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 371: Andati che furono gli oratori a Venezia,... non restò mai il duca di Milano e con lusinghe e con minacce, che il compromesso si fece, e poi, per soddisfazione a quella Signoria, non si curò si tagliasse in sul nostro, ed il duca di Ferrara, per piacere all'uno ed all'altro, fece il mannerino.