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1) Dizion. 5° Ed. .
MAGRO, e familiarmente MAGHERO, e poeticam$. anche MACRO
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MAGRO, e familiarmente MAGHERO, e poeticam. anche MACRO.
Definiz: Add. Che scarseggia, nelle diverse parti del corpo, di quella materia che propriamente dicesi Grasso; e in più largo senso, Che è scarso di carne,Che ha corpo asciutto. Dicesi così di uomo come di animale; e il suo contrario è Grasso.
Dal lat. macer. –
Esempio: Nov. ant. B. 81: Messere Rinieri era grande della persona, ed avea le gambe lunghe, ed era su un magro ronzino.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 398: Nel ventre della magra madre si genera maggior puledro.
Esempio: Dant. Inf. 33: Con cagne magre, studïose e conte.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Il poema sacro.... che m'ha fatto per più anni macro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 311: Sì come colui che era magro e secco, e di poco spirito, convenne che ec.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 276: Ben v'era in uno de' canti un poco di cenere, nella quale rilucevano due stizzi già mezzi spenti, de' quali la maggior parte una gattuccia magra, covando quella, occupava.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 216: Era lunghissimo e maghero, con uno misurato gorgozzule.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 35: Dissemi che tu stavi molto magro della persona, ma che eri sano (qui con un compimento).
Esempio: Bern. Orl. 67, 5: Or poi che 'l vizio nostro scorso tanto Vuol che sì magri e sì deboli siamo, Che cibi qualche cosa a canto, Onde però più magri diventiamo, facciam ec.
Esempio: E Bern. Orl. 67, 43: Di persona era grande, magro e schietto.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 144: Che s'ella è magra, egli è maghero e smunto.
Esempio: Red. Poes. 247: E magro e secco e allampanato e strutto, Potrei servir per un fanal da nave.
Esempio: Fag. Comm. 3, 426: Un uomo grande, un po' bassotto, maghero, più tosto grasso. E. Nè grasso nè maghero, volete dire.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 134: Appena si può mantenere tutto l'anno un paro di manzi per podere di poggio; e per mancanza di pastura, o bisogna vendergli presto, o tenergli magri e scapitarvi sopra.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 181: Gli è maghero come uno stecco: i pensieri lo debbono far intisichire, chè per altro io non ho udito a dire ch'egli sia infermo.
Esempio: Mont. Poes. 2, 98: Squallido, macro il buon soldato, e brutto Di polve,... Chiedea ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 159: Magra presentasi Al guardo mio? Piacciono i simili: Son magro anch'io.
Definiz: § I. E detto del corpo, o d'alcuna parte di esso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 60: Quasi ascosi avea gli occhi ne la testa, La faccia macra e come un osso asciutta.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 523: La schena han (certi topi) molto grassa, e tutte l'altre parti del corpo magre.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: Quattro dita pelose, Maghere, lanternute, secche, ec.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 218: Or se egli è vero,... che dall'uso dell'acque della villa i corpi magri s'ingrassino; io non so vedere il perchè ec.
Definiz: § II. Per similit., Più scarso del giusto in corporatura. –
Esempio: Cellin. Pros. 165: Questo (il Perseo), per essere figura di più di cinque braccia, fu fatto nel primo modo che s'è insegnato, cioè fu fatto di terra e finito magro in circa un dito; e di poi benissimo cotto, vi si messe la cera sopra in nel modo detto della Fontana Beliò. Di poi fu gittato tutto di un pezzo.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Dav. Rim. 553: Di quella (della Sabina) ardesti; il lungo studio e macro È il vecchio padre, a cui tu la rapisti (l'autore parla a Giambologna).
Definiz: § IV. Magro, in costrutto con un termine retto dalla prep. Di, detto così di persona come di cosa, vale Che ha scarsezza, o è privo, di ciò che è indicato dal compimento; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 171: Ed anco è di valor sì nuda e macra (Cipro),... Che par dolce a' cattivi ed a' buoni acra.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 23: Tempo è ormai ch'al capo voto e macro Di senno si soccorra con l'ampolla.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 260: E spogliato d'onor, negletto, e macro Di virtù, mi starei vivendo indarno, Lunge al sommo valor del secol nostro.
Definiz: § V. Pur detto di cosa, e usato assolutam., vale Scarso, Povero, Deficiente, della materia che dovrebbe contenere. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 492: Anche dicono, che se l'alveo (alveare) è grasso, lascisi il verno sopra le sue sedie, e se è magro, ripongasi in casa in luogo oscuro, ordinato sì che i topi non l'offendano.
Esempio: Biring. Pirotecn. 24: Se in detta pietra appariranno macchie come muffa, alquanto bigie, overo azurre, sarà la miniera magra.
Esempio: Ner. Art. vetr. 5: Quando il tarso è magro se li dia dieci libre di sale di più alla dose detta in circa, ec.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 160: Questa tal forma, per le recognizioni giudiciali di poi fatte anche da me, apparve essere di cacio alquanto magro, cioè scarso di parte burrosa.
Definiz: § VI. Comunemente dicesi di terreno, campo, e simili, e vale Sterile, Che per natura, o per iscarsa cultura, contiene pochi principj nutritivi delle piante. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 141: Sieno (le viti) distanti di tre piedi, e meno e più secondo che sarà la terra grassa o magra, nella quale son piantate.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 172: Ma se il frumento fusse nato in luoghi montuosi, leggeri o magri, allora ec.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 743: Lo segua appresso Il magro collicel, ch'a mezza estate Per non aver vigor trovò perdono.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 541: Ivi è il terreno magro e povero e vi nasce molta gramigna.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 8: Desiderasi, ove s'ha a far l'orto, una qualità di terreno che di sua natura non sia nè troppo grasso, nè magro al tutto nè troppo, ma grasso e resoluto.
Esempio: E Soder. Coltiv. 4: Nella grassissima (terra) mettono troppo (le viti), andandosene in rigoglio, e nella troppo magra non vi è nutrimento che le possa far dare innanzi.
Esempio: Dav. Colt. 527: Il buono abeto vuol esser fatto in luogo magro,... avere il tiglio fitto, dritto, incerato.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 83: Il sugo di vacca è buono per le terre asciutte...; quello di montone per le terre magre.
Esempio: Capp. Econ. 380: Non ricompensa [questa terra] le cure sovr'essa profuse dal nostro amore imprudente, per dissodare, per coltivare anche le terre più magre, e per trarne tutti quei prodotti ne' quali s'esaurirebbe ogni più ricco terreno.
Definiz: § VII. E detto di piante di qualsivoglia specie, o di alcuna loro parte, vale Languido, Esile, Stentato, e simili, per insufficienza di nutrimento. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 50: Il modo per lo quale la pianta dimestica diventa salvatica, è per mancamento di cultivare, e per induramento e seccamento del luogo.... E la secchezza o vero l'aridità priverrà il nutrimento.... E allora diventano le piante magre e spinose.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 161: Se la vite è magra e umile, lascia a ciascun braccio un ramo.
Esempio: Pallad. Agric. 83: Di questo mese (di febbraio), ne' luoghi temperati si cominciano a guardare i prati, i quali, se son magri, si voglion prima satollare di letame.
Esempio: E Pallad. Agric. 97: Se la vite è magra, lasceremo in catuno di que' bracci pure un tralce: ma se è grassa lasceremo a catuno due.
Esempio: Ovid. Pist. 133: E siccome il leggiere e soave vento chiamato zefiro dicrolla le magre spiche, e siccome il gelato vento dimena le vette degli alberi; così io similemente tremai.
Esempio: Domen. Plin. 545: Se la vite magra non ha capi, fie bene tagliarla da' piedi, acciocch'ella rimetta.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 44: Il grano si strigne o si serra dal troppo caldo del mese di luglio, e restano in dietro quelle spighe più corte rimesse, e le principali vengono serrate dal troppo caldo, magre, e stretto il granello del grano.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 139: Le spighe erano magre, ed i granelli più lunghi e più streminziti, che quelli del sudetto marzocchio rosso.
Definiz: § VIII. E detto del seme stesso delle piante, vale Che ha poca sostanza o polpa, Che non è pieno, Che non è ben nutrito. –
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 306: Vero è soltanto che la impressione della ruggine, viziando in qualche modo il sugo e l'alimento della pianticella, è cagione che nella spiga si produca il granello magro, ristretto e piccolo.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 148: Non ne segue per altro che.... i grani piccoli e poco nutriti, o, come si dice, magri e streminziti, debbano assolutamente riputarsi per malsani.
Definiz: § IX. Detto di raccolta, stagione, annata, e simili, vale Scarso, Sterile, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 30: O il lavoratore pognamo che, considerando li tempi e la qualità della terra, pronunzi e avvisi se dee avere ricolta grassa o magra ec.
Esempio: Vill. M. 182: Nel contado e distretto di Firenze e d'Arezzo, e nelle più contrade, fu assai ubertosa ricolta. In quello di Siena e di Ravenna fu magra.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 507: Abbiàno un magro anno pe' pover'uomini.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 7: Padrone, gli annual vanno sì magheri, Ch'io son tutto sgomento.
Definiz: § X. Detto di terra, argilla, e simili, denota Composto di parti che non si appiccano fra loro, e per lo più di sabbia, onde, bagnato, non produce fango. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 77: Tutte le terre o le son renose o tufigne, over arzillose e magre, overo pastose con viscosità grassa; le magre fanno el luto polveroso e senza nervo, e secche che sono, da per loro insieme poco si reggano.
Esempio: E Biring. Pirotecn. appr.: E caso che la fusse troppo grassa, mettetevi de la magra; e se fusse troppo magra, agiognetevi de la grassa; e così a vostro modo temperate che torni alla qualità buona.
Esempio: Cellin. Pros. 163: Si piglia quella terra che serve per i maestri di artiglierie, la qual si cava in diversi luoghi: alcuna se ne piglia appresso ai fiumi, perchè è alquanto renosa; ma non vuole essere troppo renosa, basta che la sia magra.
Esempio: E Cellin. Pros. 169: Di poi fatto questo, piglierai della terra battuta con la cimatura, sia terra magra, come s'è detto in prima, ed a poco a poco l'andrai mettendo su in su questa ossatura, seccandola o con la pazienzia del tempo, o sì veramente col fuoco, tanto che ec.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 52: Sono alcuni che vogliono che i mattoni si invetrino; se pure tu gli vorrai così, bisogna avertire che e' non si faccino di terra sabbionosa o troppo magra o troppo arida:... ma bisogna farli di terra che biancheggi e che sia morvida.
Definiz: § XI. Detto di calcina, o intriso per murare, vale Spento con molta quantità di rena, Che contiene più rena che non converrebbe. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 78: A qual si voglia pietra minuta si debbe dare lo intriso più magro, alla pietra esausta ed arida si debbe dare più grasso: ancor che gli antichi pensassino che per tutta la muraglia un sì fatto intriso alquanto grassetto fosse più tenace che il magro.
Definiz: § XII. E detto di colore, vale Non oleoso, Non untuoso, Secco, e simili. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 24: Avvisandoti che ogni color magro è migliore che il grasso.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 25: E questo è colore negro e magro, ed è de' perfetti colori ch'adoperiamo.
Esempio: Tratt. Vetr. 111: Togli libbre 200 di soda non troppo grassa nè troppo magra.
Definiz: § XIII. Detto di fiume, torrente, e simili, vale Scarso o Povero temporaneamente di acque, Il cui livello delle acque correnti è basso; e anche, pleonasticamente, col compimento espresso: e detto dell'acqua di esso, vale Deficiente, Scarso. –
Esempio: Castell. Acq. corr. 127: Non potendosi mai in tempo alcuno trovare l'acque del Serchio, per magro che sia, tanto basse di livello quanto è il mare, ne segue che ec.
Esempio: E Castell. Acq. corr. 171: Come apparisce dall'esempio del Panaro, che anzi che gonfiare il Po, l'ha più tosto renduto magro, perchè egli è andato rodendo molti renaj e molte isolette ec.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 365: Come quando i fiumi di gran larghezza nelle piene sono assai magri d'acqua.
Esempio: Grand. Mov. Acq. 29: Dunque, quando ancora l'antica rimanesse al suo primo livello, la nuova giunta vi si alzerebbe sopra, meno quando ritrova il fiume più grosso, e più quando l'incontra più magro; ma inoltre abbassandosi più l'acqua grossa che l'acqua magra, come quella resta affetta di maggiore velocità di questa, tanto a più basso livello dee giugnere l'acqua sopravveniente al fiume grosso, che quella la quale sopravviene ad un fiume magro.
Esempio: E Grand. Relaz. Fucecch. 182: Per essere l'acque nel padule bassissime, e magri di acqua i fiumi influenti per la lunga e continua siccità della stagione.
Definiz: § XIV. Magro, detto figuratam. di persona, o di popolo, vale Scarso di assegnamenti, Mal provveduto delle cose occorrenti al vivere, Povero. –
Esempio: Savonar. Pred. 4: Questi che vogliono reggere.... truovano astutamente che 'l popolo stia magro, per poterlo meglio subiugare.
Esempio: E Savonar. Tratt. Gov. Fir. 25: Studia di fare che il popolo sia occupato circa le cose necessarie alla vita; e però, quanto può, lo tiene magro con gravezze e gabelle.
Esempio: E Savonar. Tratt. Gov. Fir. 53: A loro si congregano tutti li magri cittadini per rifarsi, e tutti li cattivi uomini.
Esempio: Giannott. Op. 1, 130: Che altra crudeltà.... si può immaginare maggiore, che suscitare guerra contro la patria, per la quale essi soli ingrassino, e tutto l'universale della città divenga povero e magro?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 292: Chi vuol ben dal popolo, Lo tenga magro; a far che e' torni al logoro L'uccel, si pasce di geti.
Definiz: § XV. E poeticam. detto di luogo, per Vuoto, o Esausto, dei denari che conteneva. –
Esempio: Dant. Purg. 9: Non ruggìo sì, nè si mostrò sì acra Tarpeia, come tolto le fu il buono Metello, donde poi rimase macra.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 217: Poi rimase magra, cioè, poi che ne fu tolto Metello, rimase voito (vuoto) l'erario e spolliato del tesoro da Cesare.
Definiz: § XVI. Altresì detto di persona, e più che altro di persona che esercita una professione, vale Dappoco, Inetto, e simili; e detto del suo aspetto, Meschino. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 88: Son certo che ne vuole più per la verità, che per un sofista magro e così scortese, com'è veramente il Castelvetro.
Esempio: Grazz. Rim. V. 43: Fatappio bigio e magro cerretano, Pazzo a bandiera e stran cuccubeone, ec.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 223: Dall'altra banda se ve ne capitasse un altro [de' cerretani], malassettato, scriatello, affamatuzzo, di maghera presenza e poca ciarla, il qual seccamente promettesse ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 103: Almeno di tanti regni un piccolo poderetto!... di tanti vassalli un magro servidore!
Esempio: Red. Ditir. 36: Vadan pur, vadano a svellere La cicoria e' raperonzoli Certi magri mediconzoli, Che coll'acqua ogni mal pensan di espellere.
Definiz: § XVII. E pur figuratam., per Di poco pregio, o valore, Di poca sostanza, o importanza, e simili; detto di composizioni, invenzioni, dottrina, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 67, 41: Era faceto, e capitoli a mente D'orinali e d'anguille recitava, E certe altre sue magre poesie, Ch'eran tenute strane bizzarrie.
Esempio: Cas. Pros. 3, 178: Della gelosia sapete ch'io sono molto pauroso nelle mie magre poesie per l'ordinario.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 199: La mia magra retorica è ita in malora.
Esempio: Galil. Op. IX, 134: Di tali invenzioni macre ne sono moltissime in questa opera.
Esempio: Buonarr. Aion. Cod. 3: Buscando andrò qualche po' d'invenzione, Per formare una coda il me' ch'io posso, E aggiugnerla dietro a questa mia Magra, smunta e cadente poesia.
Definiz: § XVIII. E pur detto di qualsiasi genere di composizione, vale anche, con più tenue senso, Poco fiorito od ornato, Arido. –
Esempio: Don. Comp. Music. 110: Mi dirà alcuno che volendo servirci de' consueti artificj del contrapunto, fughe, imitazioni, ec. (senza i quali la musica sarebbe povera e magra) non è possibile sfuggire questi inconvenienti.
Esempio: E Don. Comp. Music. appr.: Se poi senza questo la musica riesca povera e magra, appresso s'esaminerà meglio.
Definiz: § XIX. Altresì figuratam., detto di scusa, ragione e simili, vale Debole, Inconcludente, Futile. –
Esempio: Car. Comm. 29: Se ne tornò con una sua scusa magra d'un certo serpente, tutto infaccendato.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 90: E che pensate voi, salvando buoni, Che chiunche legge e non ride, s'azzuffi Delle maghere vostre invenzïoni?
Esempio: Magazzin. Coltiv. 96: E quelli ministri che danno de' luoghi a loro commessi poca entrata fuori dell'ordinario e solito, allegando scuse magre d'annali o altre disgrazie vane, viene dal mettere ec.
Definiz: § XX. E per Piccolo, Di poco conto, e simili, detto di stipendj, pensioni, premj, godimenti, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 16, 2: Considerando i travagli e' sollazzi Magri del mondo, e quel che se ne cava.
Esempio: E Bern. Orl. 67, 40: E certe magre pensïoni aveva, Onde mai un quattrin non riscoteva.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 141: Quando succeda di riscuotere il semestre della mia magra pensione,... mi sarebbe caro che il danaro fosse investito là in tanto refe da cucire.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 551: Posto ch'ei (Dio) li dia loro talvolta, non li dà in rimunerazione e per godimento dei ricevitori, non essendo sì magri i premj d'un tal monarca.
Definiz: § XXI. Magro, detto di pasto, come cena, desinare, o simile, vale Apprestato scarsamente, cioè con pochi e per lo più miseri cibi. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 164: E forse per la cena, ch'era stata magra,... non s'era ancor potuto Tedaldo addormentare.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 159: Quella misera pagnotta, ch'e' bacalari nostrali, quasi altrettanti iddei moderni, a spizzico e di rado in un maghero tinello alidamente spruzzolano addosso a' poveri poeti del nostro tempo.
Definiz: § XXII. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 125: D'un torbido torrente Nel sinuoso lito Un salcio fu che le radici avea Tra la ghiaia sassosa, onde nutrito Con magri succhi in povertà crescea.
Definiz: § XXIII. Aggiunto di cibo magro, o alimento, vale Che consiste in pesce, erbe, legumi e frutta, escluse le carni, e in certi casi esclusi anche i latticini. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 212: Chi fuori intanto da mangiar cavava, Burro, uova sode, anguille marinate; Chi altri cibi magri ritrovava.
Definiz: § XXIV. Aggiunto di giorno magro, denota Nel quale la Chiesa prescrive di usare soltanto cibi magri. –
Esempio: Bracciol. Schern. 6, 37: E ne' dì magri, o si dimandin neri, Serviron a rinvolger la tonnina (si parla di certi versi).
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 272: E son cose sì fredde, che rinvolvere Ti potran le vivande, che ti servino Ne' giorni magri per un po' d'asciolvere.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 46: Il cuoco suo successore, avendo avuto delle bravate, per conto che non faceva delle frittate ne' giorni magri come maestro Piero, scoperse la ragia, e confessò che Piero le faceva col lardo.
Esempio: Bart. D. Vit. Bellarm. 3, 98: Sarde..., o altra più vile specie di pesce, ne' dì magri; ne gli altri, carni grosse, ec.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 254: Qui non manca ben nessuno; fino il pesce in abbondanza i giorni magri.
Esempio: Fag. Comm. 3, 215: Quand' io son da me solo, due crazie di carne mi fanno la sera e la mattina; e i giorni magri poi un uovo m'è sottosopra.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 95: Per conservare poi l'uniformità di questo vitto così necessario di sostanze simili,... si stima opportuno il domandare la dispensa dei giorni magri.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 21: In questi magri dì fece più volte Alla cucina il venturier ritorno.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 61: Venerdì è giorno maghero, e m'incresce Che in questo luogo si sta male a pesce.
Definiz: § XXV. Magro magro, così ripetuto, ha forza di superlativo. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 7: Che lampane di visi orridi e agri! E ve' com'or s'allungan magri magri!
Definiz: § XXVI. Magro assaettato, Magro spento, Magro rifinito, e simili modi, valgono Estremamente magro. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 471: Di uno magro assaettato, quasi toccato da saetta, si dice Viso allampanato, e Allampanare dalla fame.
Esempio: Fag. Comm. 5, 480: O via, signor cavallerizzo, dategli un po' di riposo: vedete ch'egli è maghero spento, dategli qualcosa; tenete, dategli un po' di biada.
Definiz: § XXVII. In forza di Sost. Ciò che è magro, Parte magra di checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 2: Sì come comparte Lo grasso e il magro un corpo, così questo Nel suo volume cangerebbe carte.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 55: Lo grasso nel corpo significa la rarità, e 'l magro la densità, e come lo corpo composto di grasso e di magro àe l'uno inanzi l'altro, così ec.
Definiz: § XXVIII. Dicesi più specialmente per Carne magra. –
Esempio: Soder. Coltiv. 101: Prendendo un buon pezzo di carne salata, grassa e lardosa, senza magro, e ben lavata, ed appiccicandola con una corda ec.
Esempio: Baldin. Decenn: 6, 38: Poc'altro aveva messo loro in tavola che un bel pezzo di magro di bue, freddo.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 247: Volete ch'io vi dica da galantomo che cosa sono i muscoli? E' son quei be' tocchi di magro di vitella che voi mangiate nelle vostre tavole, e se voi ci badate bene, vo' vedrete che tutti codesti magri son fatti di sottilissime fila.
Definiz: § XXIX. E per Cibo o Vitto magro, cioè di pesce, legumi, frutta, esclusa la carne e in certi casi anche i latticini; e usasi più specialmente nelle locuzioni Mangiare di magro, o Fare, di magro, Desinare di magro o da magro, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 100: T'arebbe insegnato qualche passo, Più che non seppe Apizio mai nè Esopo, D'arrosto, lesso, di magro e di grasso.
Esempio: Dat. Lepid. 12: Un altro gonzo simile a questo, essendo a un convito di magro, dov'era una minestra di telline, o di poveracce, della quale non avea più mangiata, ne prese egli in bocca una gran cucchiaiata.
Esempio: Fag. Rim. 4, 40: Mandate or uno ed or un altro piatto, Che cucinato sia diversamente, Or da magro, or da grasso.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 337: Un pasto di grasso dà assai maggior sostanza ad un uomo, che un pasto di magro.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 267: Alfin, con mutazione quasi scenica, Passiam dal magro al grasso di domenica.
Definiz: § XXX. Quindi Giorno di magro, dicesi Quello in cui dalla Chiesa è prescritto l'uso di cibi magri. –
Esempio: Dat. Lepid. 49: Essendo in villa, venne da lui l'abate Calandri in giorno di magro.
Definiz: § XXXI. Giovedì magro, dicevasi Il primo giovedì di quaresima, il quale è grasso in quei luoghi nei quali il carnevale è di quattro giorni più lungo. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 495: E viva felice. Di Ferrara, il giovedì magro di carnevale.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 496: E viva lieta. Il giovedì magro di carnevale, di Sant'Anna, 1586.
Definiz: § XXXII. Farla magra, dicesi comunemente, e quasi proverbialm., per Non poter avere o conseguire i guadagni, vantaggi, e simili, sperati o aspettati. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: La farei magra assai con le mie rime, Sebben cosa sì bella e sì sublime.
Definiz: § XXXIII. È meglio un magro accordo che una grassa sentenza. –
V. Accordo, § XII, e Grasso, § L.
Definiz: § XXXIV. Le mosche si posan sempre addosso a' cavalli magri. –
V. Cavallo, § LXXX.