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1) Dizion. 5° Ed. .
ADUSATO e AUSATO
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ADUSATO e AUSATO.
Definiz: Partic. pass. di Adusare e Ausare. −
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 170: Molti, adusati alla gola e alla lussuria, nè per amore nè per timore di Dio.... se ne ponno rimanere.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 359: Spesso addiviene che la mente, adusata a lievi mali, non tema i più gravi.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 477: Conviene che [la mente nostra] per sua mobilità discorra sin a tanto che, per lungo adoperamento adusata, appari che materie debbia apparecchiare alla sua memoria.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 21: Sono molti, i quali ausati del mal fare e del vizioso vivere, non pare che si possano astenere dal peccato.
Esempio: Dat. Oraz. I, 4, 214: Adusate [le pupille della mente] a riguardare straordinario fulgore, più vigorose e più perspicaci divengono.
Definiz: § I. E in forma d'Add., per Usato, Consueto, Solito. −
Esempio: Libr. Segr. cos. Donn.: Tornano volentieri a' soliti e ausati cibi.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 408: Non fu adusato [il Casa] nel suo Galateo, opera di molta gravità ripiena, di mischiar delle favole.
Definiz: § II. Per Assuefatto, Avvezzo. −
Esempio: Giamb. Vegez. 46: In questa schiera sono da mettere giovani adusati.