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Dizion. 4° Ed. .
GRUCCIA
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pag.681
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GRUCCIA.
Definiz: | Bastone di lunghezza tale, che giugne alla spalla dell'uomo, in capo al quale è confitto, o commesso un pezzetto
di legno di lunghezza di un palmo, incavato a guisa di luna nuova, per inforcarvi le ditella, o l'ascelle da chi non si
può reggere sulle gambe. Lat. *crucia. |
Esempio: | Libr. Astrol. O gruccia, sopra che si sostien l'uomo, quando invecchia, o quando
è stanco. |
Esempio: | Libr. son. 119. Ben sai, che s'e' dovesse andarvi a grucce, E' non farà infreddar
quelle monnucce. |
Esempio: | E Libr. son. 144. Che credete lassù salire a grucce.
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Definiz: | §. I. Per un simile Strumento, ma più piccolo, per regger le gambe degli storpiati. |
Esempio: | Libr. son. 65. Ch'io son già con un piè dentro alla gruccia. |
Esempio: | Bellinc. son. 322. Intendo, monsignor, venirne teco, S'io fossi ben con una gamba
a gruccia. |
Definiz: | §. II. Gruccia, è anche uno Strumento rustico, fatto a guisa di gruccia, per ficcare i magliuoli nel divelto.
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Esempio: | Dav. Colt. 167. Non puoi questo magliuolo ficcar colla gruccia, perchè, come tu
vedi, lo storpieresti. |
Definiz: | §. III. Gruccia, è anche uno Strumento, su cui si posa la civetta, mentre con essa si uccella. |
Esempio: | Fir. Luc. 3. 4. A questa volta mi pare, che 'l pettirosso se ne porti la civetta,
la gruccia, e' panioni. |
Esempio: | E Fir. Luc. appresso: Io sono stato uccellato tutta mattina,
come un uccel da gruccia. |
Esempio: | Car. Matt. 1. Dalla gruccia l'ha sciolto una marmotta. |
Definiz: | §. IV. Tenere in sulla gruccia, o Stare in sulla gruccia, vale Tenere, o
Stare coll'animo sospeso. Lat. detinere aliquem suspensum,
Cic. Gr. ἀπηρτημένον
κατέχειν τινά. |
Esempio: | Fir. nov. 8. 299. E tenutigli un pezzo sulla gruccia, disse loro. |
Esempio: | E Fir. Trin. 3. 2. Guarda chi m'ha tenuto in sulla gruccia.
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Esempio: | Alleg. 117. Siccome voi starete in sulla gruccia, Finchè l'estremo freddo vi
scortecci. |
Definiz: | §. V. Tenere alcuno sulla gruccia, vale anche Uccellarlo. Lat. illudere
alicui, vel in aliquem, vel in aliquo. Gr. ἐπεντρυπᾶν
τινί. |
Esempio: | Varch. Ercol. 44. Dicesi ancora tenere a loggia, gabbarsi d'alcuno ec. mandare
all'uccellatoio, e medesimamente tenere alcuno in sulla gruccia, dalle civette, le quali in sulla gruccia si tengono,
dalle quali nacque il verbo civettare ec. |
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