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1) Dizion. 5° Ed. .
FAVOLEGGIAMENTO.
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Dizion. 5 ° Ed.
FAVOLEGGIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il favoleggiare; od anche semplicemente, Racconto favoloso, Favola. –
Esempio: Segn. Agn. Lez. 17: Venendo poi all'imitazione poetica, questa mostrano essere mitologia, cioè favoleggiamento, e favola il poema; avvegna che il Poeta imita con l'orazione falsa suo proprio instrumento, e l'orazione falsa è la favola.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 2, 66: Si diporta [Virgilio] ora con uomini, ora con Dei, ora con istorie, ora con favoleggiamenti metamorfosici, ora con arme, ora con amore.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 309: La poesia forma i suoi favoleggiamenti con osservare gli universali.
Esempio: Bart. D. As. 1, 88: Perochè (come hanno per memoria de gli antichi loro favoleggiamenti) presumono [i Bràmani] d'esser nati per divina generazione.
Esempio: Salvin. Casaub. 180: Niune in quella [poesia degli Ebrei] favole si ritrovano, niuni fantasmi o visioni, o favoleggiamenti.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 284: Casi stravagantissimi di nascimenti nel corpo nostro di rane, di serpenti, di pesci, e fin di cani e di gatti, e cent'altri simili favoleggiamenti e falsi miracoli della natura.