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1) Dizion. 5° Ed. .
GIGANTEGGIARE.
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Dizion. 5 ° Ed.
GIGANTEGGIARE.
Definiz: Neutr. Avere o Prendere forme gigantesche, smisurate; Crescere in molta grandezza: detto anche di animali. –
Esempio: Bellin. Bucch. 168: E tal sulle sue braccia nerborute, Sublime andando, ne giganteggiava, ec.
Esempio: Parin. Poes. 131: Terribil ombra Giganteggiando si vedea salire Su per le case, ec.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 420: Piaccia ora a te quest'anglico cristallo A' leggiadri occhi sottoporre; ed ecco Di verme vil giganteggiar le membra.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 209: L'arte della natura cava il sottil del sottile, e ne' lavori piccoli non meno che ne' grandi, si fa onore, e in essi ancora per un altro verso giganteggia.
Esempio: Parin. Poes. 176: L'un per via piagato reggi, E fai sì che in gridi strani Sua miseria giganteggi.
Definiz: § II. E detto di monte, albero, e simile, vale Essere molto alto.
Definiz: § III. E per Avanzare assai di altezza, Soprastare come gigante. –
Esempio: Rucell. Or. Cical. III, 1, 150: Qual Golia in Terebinto, giganteggia minaccevole sopra l'altrui teste.