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DISSOLUTEZZA.
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DISSOLUTEZZA.
Definiz: Sost. femm. L'essere dissoluto nei costumi, o nel modo di vivere; Sfrenatezza, Disonestà abituale: e dicesi anche del costume stesso. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Vivono in grande dissolutezza di costumi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 299: La dissolutezza trova in ogni luogo di che appagarsi.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 4: È ordinariamente una conseguenza necessaria del lusso la corruttela e la dissolutezza de' costumi.
Definiz: § I. E per Atto licenzioso, Disordine, e simili. ‒
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 348: Affinchè gli uomini conoscessero quanto erano stomachevoli quelle loro dissolutezze, adopera questi modi di favellare.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 359: Riputai obbrobrio dell'età mia giovanile quelle dissolutezze, che già io teneva in conto di semplici passatempi.
Definiz: § II. Figuratam., per Sfrenatezza in ciò che appartiene alle regole dello scrivere, Modo capriccioso di scrivere, Licenza, e simili. ‒
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 25: Considerate senz'animosità, se quei Latini con tutte le loro arguzie, bizzarrie, gale e dissolutezze, potettero aggiugnere alla vera e pura bellezza di Cicerone, ec.?