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1) Dizion. 5° Ed. .
INFEROCITO.
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INFEROCITO.
Definiz: Partic. pass. di Inferocire. –
Esempio: Lambr. Elog. 93: L'autorità aveva indebolito, aveva screditato se stessa oltrepassando i limiti della ragione e del dovuto rispetto al libero arbitrio e alla coscienza: la libertà, come schiavo inferocito dalle patite durezze e dai non ascoltati lamenti, si levò.
Definiz: § In forma d'Add. Addivenuto feroce. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 274: Gotarze, inferocito per li scemati nimici, accettò.
Esempio: Segner. Pred. 38: Si ha da trattare con una passion sì fiera, che non prezza ragioni, non vuol consigli, non si arrende a preghiere, e qual aspido inferocito, sdegna ec.
Esempio: Salvin. Iliad. 339: Ora i Troiani insieme uniti e folti, A fiamma eguali od a procella, Ettorre Priamide seguiano senza modo Inferociti, con fremire, urlare.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 198: Ma poi che all'alme inferocite il Nume, Il Nume istesso sopraggiunse involto In un turbin di polve..., All'armi all'armi, furïosi e insani, Gridan per tutto.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 13: Inferocito peggio d'un leone, disse ec.