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CALO
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CALO.
Definiz: Sost. masc. Quel tanto che un metallo, una moneta, una mercanzia qualunque, cala nel valore, nel peso, o nella quantità. –
Esempio: Vill. G. 903: Fecesi una moneta grossa, alla quale diedono corso per soldi cinque l'uno, chiamandoli Guelfi di lega, d'once 11 e mezzo per libra,... e costava ogni ovraggio e calo soldi sei la libra di piccioli.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 197: Del calo che farà l'oro tuo ad affinarlo.
Esempio: Biring. Pirotecn. 96: Li cali della materia, secondo ch'ell'è o vecchia o nuova o ramigna o fina di stagno; che di queste qualcuna vi calarà cinque e qualcun'altra sei e sette e otto per cento.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Introd. 1, 142: Ed a conoscere ciò bisogna, quando i pezzi s'innestano su la figura, pesarli pezzo per pezzo; così poi nel cavare la cera ripesarla, e facendo il calo di quella, vede l'artefice se n'è rimasta fra l'anima e la cappa, e quanta n'è uscita.
Esempio: Sassett. Lett. 159: E l'acqua benedetta ha grandissima virtù in rifare il calo della polvere che fanno [i garofani] col tempo.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 47: Se l'anno precedente è stato caro [il grano], e che si vegga l'anno avvenire copioso bene manifestamente, ti studierai a batter presto e vendere il grano; chè lo venderai a buon prezzo, e fuggirai ogni pericolo di riscaldarlo, e di calo per topi ed altro.
Esempio: E Magazzin. Coltiv. 96: Così anco all'imbottature del vino, questi tali ministri, agenti e fattori, procacciano li barili che tenghino tre o quattro fiaschi più l'uno,... e lo danno o consegnano o vendono poi a barili giusti.... E non ostante questo, vogliono e mettono il calo de' dieci per cento, che ordinariamente si dice Calare il vino in barili.
Esempio: Red. Esp. nat. 95: Una di esse era scaduta due grani e mezzo dal primo peso, e l'altra era scemata tre grani; e tal prova l'ho fatta e rifatta molte volte, e sempre è tornato il calo del peso di due grani e mezzo.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 423: Il calo si dice delle mercanzie che scemano di peso.
Definiz: § I. E per quel Ribasso di prezzo o di peso che si suol fare trattando la compra di checchessia.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 208: Ma se ella [la podagra] è per tara e calo della mia e sua felicità, sia col nome di Dio e con buona pazienza d'amendue noi.
Esempio: Fag. Rim. 6, 198: A molte cose fai la tara e il calo, Che tu non conti e non le stimi un pelo.
Definiz: § III. E figuratam. per Dechinamento, Abbassamento, Diminuzione di potenza, di pregio e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Che com'è vinto Nel montar su, così sarà nel calo.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 49: E propio quando questo [Sardanapalo] venne al calo Protas vivea, da cui prendo il principio.
Esempio: Vill. G. 849: Se cerchi addietro, troverrai il cominciamento del calo della potenza del Romano imperio.
Esempio: Sacch. Rim. M. 263: E 'l regno degli Assirj fe' tal calo, Che que' di Media, ch'eran lor suggetti, Divennon re.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 20: Non scorse poi di sue bellezze il calo.
Definiz: § IV. Calo, riferito a fiume, significa Pendenza, Declivio; e parlandosi di acque, vale Scolo. –
Esempio: Vill. G. 523: Trovaro i maestri, che 'l calo d'Arno da Fiorenza infin laggiù era cencinquanta braccia.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 279: Se il fiume mettea acqua, che voleva un braccio di calo per miglio,.... egli è necessario che tutto il fiume che passa per lo lago abbia ancor lui un braccio di calo per miglio.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 21: Il che si procurerà con alzar la terra da un lato, perchè scoli [l'acqua] dall'altro, e con il colmarlo nel mezzo abbia il calo dalle due bande in una fossa.
Definiz: § V. A calo, posto avverbialm., coi verbi Dare a calo, Prendere a calo o simili, vale A patto di restituire la cosa data o presa, ricevendo o pagando il prezzo di quanto ella sia calata; e dicesi più particolarmente della cera che serve alle feste.
Definiz: § VI. Fare un calo, o un gran calo, dicesi figuratam. di Chi mostra nell'aspetto di essere assai scaduto di forze e di salute. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 423: D'uomo che ha dato, come si dice, nelle vecchie, ed è diminuito di forze e di sanità, [si dice]: d'alcun tempo in qua egli ha fatto un gran calo.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 73: L'esser passati a sì grande astinenza.... Alterò tanto la loro apparenza, Ed hanno fatto tutti un sì gran calo..., Che costan meno dieci scudi l'uno.
Definiz: § VII. Prendere il calo, vale Cominciare o Aver cominciato a calare. –
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 268: Carro addreto non dà ch'ha preso il calo.