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Dizion. 5° Ed. .
NEMICARE e NIMICARE.
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NEMICARE e NIMICARE. Definiz: | Att. Trattare da nemico, Osteggiare; oggi più comunemente Inimicare. |
Dal lat. inimicare. – Esempio: | Comp. Din. Cron. DL. 185, 33: E volendo la Parte aiutare i Sanesi e gli usciti d'Arezzo, nimicando il Vescovo, ingenerò gran discordia ec. | Esempio: | E Comp. Din. Cron. DL. 192, 6: Il Baschiera sentì che quelli che lo dovean favoreggiare lo nimicavano. | Esempio: | Vill. G. 816: E i grandi e possenti popolani, che prima avieno retta la terra, ch'al tutto gli avea annullati e tolto loro ogni stato, il nimicavano a morte. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 307: Se a Roma pervengo, io riavrò colei che è meritamente mia, mal grado che voi n'abbiate, e quanto lo sdegno de' romani animi possa, sempre nimicandovi, vi farò per esperienza conoscere. | Esempio: | Pucc. A. Centil. 33, 97: E tutti furon poi scomunicati Con gran processo, acciocchè ritenuti D'altrui non fosser, ma più nimicati. | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 56: Avviene spesse volte che gli uomeni da meno con diverse astuzie vincono quelli che sono da più, e fannoseli benivoli quando più attendono a nimicarli. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 194: Entrarono i romani capitani e imperadori non per loro cupidigia, ma chiamati da' vostri maggiori che si nimicavano a morte. | Esempio: | Bart. D. 7, 11: Si ridussero ad abbracciamenti di pace alcuni che fino in Portogallo si nimicavano mortalmente. | Esempio: | Salvin. Callim. 143: Così le Muse Il cantor, che non canta di Pimplea, Nimicano. | Esempio: | E Salvin. Teogn. 12: O me ama con pura e schietta mente, O pure renunziandomi nimicami, Palesemente prendendo la briga. |
Definiz: | § I. E figuratam. – | Esempio: | Zenon. Piet. Font. 25: Per l'oso, che l'opra notrica, Il vizio è fatto natural in voi, Lodando più chi più virtù nemica. | Esempio: | Pucc. A. Centil. 8, 45: Ma poca riverenza avea in Dio, E santa Chiesa sempre nemicava A suo poder. | Esempio: | E Pucc. A. Rim. V. 108: E, se ne' vent'[anni] ancor ben far nimica, Deh mettilo in prigion (il figliuolo), se te ne cale! | Esempio: | Ambr. Furt. 5, 15: La maladetta fortuna ha seguitato di nemicarlo. | Esempio: | Rucell. Or. Operett. var. 78: Nè anche l'acqua e il fuoco posson dirsi contrarj assoluti, avvegnachè e' si nemichino molto tra loro. |
Definiz: | § II. Pur figuratam., per semplicemente Avversare, Avere a noia, riferito così a persona come a cosa. – | Esempio: | Salvin. Odiss. 334: Dimmi, se volontario tu stai sotto, O pel popol nimicanti le genti,... O pure di fratelli ti lamenti, ec. |
Definiz: | § III. Si usò per Offender con guerra, Guerreggiare. | Esempio: | Pucc. A. Centil. 13, 42: E fe' di molte cose Ch'io non racconto, per tornare a Carlo, Ch'a nemicar Manfredi si dispose. |
Definiz: | § IV. Vale altresì Rendere alcuno nemico, avverso; anche figuratam. – | Esempio: | Salvin. Odiss. 63: De' qua' tutti mai tanto non mi doglio. Benchè dolente, quanto d'uno solo, Che il sonno mi nimica ed il mangiare, Quando me ne sovvien la ricordanza. |
Definiz: | § V. Nemicarsi alcuno, vale Renderselo nemico, contrario, sfavorevole; e usasi anche figuratam. |
Definiz: | § VI. Neutr. pass. nimicarsi Comportarsi da nemico; usato nella maniera Nemicarsi con alcuno. – | Esempio: | Vill. M. 531: Costui e suoi consorti in questi tempi forte si nimicavano co' Tarlati d'Arezzo, e molto erano da loro soperchiati. | Esempio: | Cas. Pros. 2, 21: Così coll'altre due nazioni si nimicano, che sempre è tra loro diffidenza e discordia. |
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