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Dizion. 5° Ed. .
CICATRICE
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CICATRICE. Definiz: | Sost. femm. Quel segno che rimane nella carne dalla ferita, rottura o percossa, rimarginata. |
Dal lat. cicatrix. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 449: La cicatrice nata in un certo modo con la medesima tagliatura, difende la piaga dal flusso del sangue. | Esempio: | S. Ag. C. D. 9, 199: Alla qual cosa appartiene anche, che mostrasse e facessesi toccare le cicatrici delle sue piaghe. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 98: Fassi ancora della mirra un olio per spegnere le cicatrici delle ferite. | Esempio: | Buonarr. Fier. 1, 3, 3: Perchè degli asin pure e de' cavalli Le cicatrici rimettono il pelo, E non quelle degli uomini. |
Esempio: | Magal. Relaz. 32: Alcuni vogliono, che una certa cicatrice, o sia callosità, che egli ha nel petto, sia fatta dal rammarginamento della ferita. |
Definiz: | § I. E per similit., detto di pianta o frutto. – | Esempio: | Red. Esp. Insett. 124: Hanno [le nocciuole] nel guscio un piccol callo o porro o eminenza, che è forse la cicatrice del foro che fu fatto dal verme. | Esempio: | Targ. Viagg. 7, 359: L'albero deve patir più;.... è più difficile a farsi la cicatrice. |
Definiz: | § II. Far cicatrice, detto di piaga, ferita, rottura e simili, vale Rimarginarsi, Cicatrizzarsi. |
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