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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPENSIERE e DISPENSIERO.
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DISPENSIERE e DISPENSIERO.
Definiz: Sost. masc. Colui che ha ufficio di dispensare, distribuire: usato più che altro figuratam. ‒
Esempio: Adim. A. Pind. 663: Confessando ancor egli che Dio n'è il vero dispensiero (della ricchezza).
Definiz: § I. E pur figuratam. e poeticam.
Esempio: Salvin. Opp. 175: Argentei fiumi vanno in lunga riga Rimedio della sete, e dispensieri Perenni a' bagni.
Esempio: E Salvin. Procl. 406: Odi del lume Dispensier, sire.
Definiz: § II. E per Colui che nelle case dei grandi è deputato alla cura della dispensa. ‒
Esempio: Vill. G. 535: L'avolo [di messer Ugo] fu dispensiere del re Arrigo.
Esempio: Bern. Orl. 7, 70: Tu Carlo servirai per dispensiero, Ugger per scalco, e per cuoco Uliviero.
Esempio: Tass. Dial. 1, 385: Strana usanza è certo quella d'alcune case, ne le quali il canovaro o 'l dispensiero se ne porta con le chiavi ogni facoltà ancora di sovenire a bisogni de la famiglia.
Esempio: Dav. Tac. 2, 28: Il corpo di Galba, lasciato il dì in abbandono,... Argio schiavo suo favorito e dispensiere ricoperse con poco terra.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 165: In questo luogo stavano, oltre i due cerusici, un dispensiere, sottodispensiere, cantiniere, cuoco e sottocuoco.
Definiz: § III. E in certi luoghi di Toscana dispensiere dicesi Colui che nelle tenute o fabbriche distribuisce agli operaj le cose alimentarie, gli strumenti del mestiere, ec. ‒
Esempio: Targ. Viagg. 7, 283: Un dispensiere deve stare alla dispensa in Monterotondo, ed avere la consegna ed amministrazione di tutte le provvisioni di viveri per gli nomini e bestiami, e dei ferramenti ec.
Definiz: § IV. E Term. del linguaggio Marinaresco. Titolo di Colui che ha in custodia le cose caricate nella nave, e che provvede alla dispensa dei viveri. ‒
Esempio: Falc. Istruz. 13: Del pennese, o vero dispensiero.