Lessicografia della Crusca in rete

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APPASSIRE.
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APPASSIRE.
Definiz: Neutr. Divenir passo, vizzo; ed è quando l'erbe, i fiori e i frutti vanno perdendo del loro umore, e quasi languiscono. –
Esempio: Soder. Coltiv. 89: Il vino passo, che da' Greci è tanto lodato, si fa coll'uve lasciate appassire.
Esempio: Carlett. Viagg. 2, 149: Se ne servono [del diaccio] per mantenere belle e fresche le dette frutte e altro, e che non si guastino e appassiscano per strada.
Esempio: Salvin. Teocr. 175: L'uva appassisce, e seccasi la rosa.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 3, 19: Il mazzetto dopo due giorni la signora lo diede a me, perchè incominciava a appassire.
Definiz: § I. E figuratam. Perdere del primo vigore, Venir meno, Diminuire. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 91: E fra sè considerando d'essersi fatto grande nelle guerre, e che a poco a poco la gloria sua nell'ozio e quiete veniva ad appassire, cercava principio di nuove guerre.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 343: Temeva che l'apprestamento d'armata sì grande.... non venisse nel suo vigore ad appassire.
Esempio: Dav. Tac. 2, 300: Quando la lunga pace.... e gli ordini del grandissimo principe, avevan fatto essa eloquenza, come tutte l'altre cose, appassire.
Definiz: § II. E in forza d'Att. –
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 55: Se si voglia fare un vino scelto della massima perfezione, la prima cosa dopo la scelta dell'uve è quella di soleggiarle e appassirle quanto più si può.