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1) Dizion. 5° Ed. .
COMPIACIMENTO.
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COMPIACIMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'effetto, ed anche L'atto, del compiacersi; Piacere grande che si abbia in checchessia o per checchessia, e più specialmente se nostro proprio. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 450: Ne la quale fronde io compiacemmi, cioè io Cacciaguida ebbi compiacimento e diletto.
Esempio: Tass. Lett. 1, 131: Io n'ho rimosso il maraviglioso de la chioma, seguendo in ciò più tosto l'altrui giudizio, c'un certo mio compiacimento.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 265: A me da quella mia mal considerata risoluzione risulta, in vece di penitenza e di rossore, compiacimento e consolazione.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 7: Non ci ha chi subitamente non ravvisi quell'armonioso accordo e quella perfetta simmetria che.... empie gli sguardi, e sazia gli animi altrui d'un intero compiacimento e diletto.
Esempio: Dat. Lett. ined. 30: Troppo è prodiga delle sue lodi V. S. illustrissima, le quali dovrebbero riserbarsi ad altri suggetti. Tuttavia non potendo far di meno di non sentirne compiacimento, benchè a me non dovute, mi ardisco inviarle l'incluso sonetto per la medesima Regina.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 110: Come un uomo.... possa prendere compiacimento e diletto del sentirsi magnificare di quelle cose, ch'egli è troppo ben consapevole di non averle.
Esempio: Segner. Mann. magg. 16, 4: Amore alla tua volontà, al tuo giudizio, al tuo genio, al compiacimento che pruovi in fare a tuo modo.
Esempio: Baldin. Art. Int. 81: Aveva ad una straordinaria grandezza di corpo, con assai nobile aspetto, congiunto un certo compiacimento di sè stesso in ogni cosa propria.
Esempio: Red. Lett. 1, 112: Il serenissimo Granduca.... ne ha avuto compiacimento.
Definiz: § I. Per Dilettazione peccaminosa della mente, specialmente in cose sensuali: nel qual significato è più che altro termine de' Teologi. –
Esempio: Dant. Conv. 377: Vedemo nelle vergini e nelle donne buone, e nelli adolescenti, che tanto sono pudici, che non solamente là dove richiesti o tentati sono di fallare, ma ove pure alcuna immaginazione di venereo compiacimento avere si possa, tutti si dipingono nella faccia di pallido o di rosso colore.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 60: Acquisterebbe novello peccato, quando si recasse a mente li suoi peccati, o alcuno suo peccato, con diletto e compiacimento.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 351: Pensieri, sguardi, cenni, compiacimenti, parole; non si fa per poco mai altro.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 447: [il mormoratore] scandalo al prossimo, involgendolo nella medesima mormorazione, o col compiacimento del male udito, o col divulgamento che poi ne fa tra chi non udillo.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 134: Considerava.... nel pensiero il compiacimento, nel compiacimento il consenso.
Definiz: § II. Vale anche Condiscendenza, Favore. –
Esempio: Tass. Dial. 2, 342: Se i titoli non sono per natura, sono per compiacimento.
Definiz: § III. Trovasi per Consenso, Consentimento d'altri a fare checchessia. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 324: Testimoniava che il Papa.... aveva assentito a convocar il sinodo; ma che insieme con gran ragione e prudenza vi ricercava per necessario il compiacimento degli altri Principi.
Definiz: § IV. A compiacimento d'alcuno, vale Per compiacere a quello, A riguardo, A considerazione, A favore, di lui. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 233: Egli, a compiacimento di costoro, ritolse la libertà a que' popoli.
Esempio: Borgh. R. Rip. 89: Le due Sante che sono avanti.... egli ha fatte a compiacimento de' padroni della tavola.
Definiz: § V. Avere alcun compiacimento da chicchessia, trovasi per Essere compiaciuto da quello di alcuna cosa. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 84: Questi [Francesca e Paolo] per la maggiore affezione si partirono da quelle anime,... e vennero all'Autore, credendo da lui avere alcuno compiacimento.