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1) Dizion. 5° Ed. .
CANCELLATURA
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CANCELLATURA.
Definiz: Sost. femm. L'effetto e talvolta anche L'atto del cancellare: e prendesi anche per Quel segno o frego adoperato a cancellare o cassare. –
Esempio: Cic. Opusc. 139: Vedete ancora nella tavola, ove sono scritte le leggi, quante accecature e cancellature vi si fa.
Esempio: Tass. Lett. 1, 114: Sarebbe gran vergogna la mia, che fossero visti [gli ultimi tre Canti della Gerusalemme] così male scritti, con tante cancellature e con tanti errori di penna.
Esempio: Baldin. Vegl. 5: Così fossero vedute le preparazioni.... le correzioni, i riscontri, i volgarizzamenti degli autori, le bozze, le cancellature, le cose prima elette e poi rifiutate che ec.
Esempio: Salvin. Annot. Cas. 1, 166: Le sue bozze [del Casa], che appresso i suoi eredi in Firenze si conservano, da chi le ha vedute odo dire, che piene sono di cancellature.
Definiz: § Cancellatura si disse anche la Tassa che si pagava per cancellare gli atti contro l'accusato. –
Esempio: Pitt. B. Cron. 125: E a me scrissono.... ch'io operassi.... che alcuno danaio detto Andrea non avesse a pagare nè per mio diritto, nè allo accusatore, nè per cancellatura, nè per niun'altra cagione.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 426: Innanzi.... che si fussero accordati i birri, i notai, tasse, cancellature, uscite, spese di vivere, e' se n'è ito il dì.