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LINO
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LINO.
Definiz: Sost. masc. Specie di pianta annua, delle cui fibre, macerate, pettinate e filate che siano, si fanno tessuti finissimi, e i cui semi mucillagginosi, ridotti in polvere, sono adoperati per impiastri, o, premuti, se ne cava un olio usalo dai pittori e dai verniciatori per preparare e stemperare i colori; ed è il Linum usitatissimum dei Botanici.
Dal lat. linum. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 128: Il lino desidera l'aere temperato e terra soluta.
Esempio: Pallad. Agric. 272: Tutto questo mese puoi seminare il lino.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 93 t.: Il lino è noto a ciascheduno. E 'l seme del quale ha le virtù medesime che 'l fien greco.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 164: Vanno poi macinando i colori con olio di noce o di seme di lino.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 439: Noto e volgare è il lino, e parimente il suo seme.... Cavasi del seme olio, il quale è non solamente in uso de' medici, ma de i dipintori, de i muratori, de gli scultori, de i legnaiuoli e de' fabbri.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 253: Le foglie del lino, dopo lavate e tolto loro il verde, si fanno bianche.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 16: Più sicura sarà la raccolta [dei fagiuoli serotini], se si semineranno dopo il lino o la segale.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 163: Vi sono fra queste piante oleifere il ricino, il pistacchio,... il lino, ec.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 204: Ci restano il lino e la canapa fra le piante testili, e di esse vi parlerò un poco più a lungo.
Definiz: § I. Riceve diversi aggiunti denotanti le diverse qualità di esso, specialmente secondo il tempo in che si semina, i quali si dichiarano ai luoghi loro. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 573: Ne' luoghi caldi si semina in questo tempo il lino, che vulgarmente si chiama vernio.
Esempio: Pallad. Agric. 110: Di questo mese seminano alcune persone il lino stio in terra lieta.
Esempio: Tedald. Agric. 102: Di questo mese.... seminasi il lino vernino.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 157: Il lino seminato intristisce tutte le terre.... Ne sono di due sorte, vernio e statereccio...; nei [paesi] freddi [si semina] il vernio di marzo e nel principio d'aprile, e lo statereccio, detto stio, nel fin d'aprile sin a mezzo maggio.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 15: Di questo mese si semina anco il grano e lino marzuolo.
Definiz: § II. E per La materia filamentosa che si cava da essa pianta, e che viene adoperata per farne tele. –
Esempio: Dant. Purg. 25: E quando Lachesis nou ha più lino, Solvesi dalla carne.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 195: Lavorando colle mie mani certo lavorìo di lino, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 233: Eran vestite d'un vestimento di lino, sottilissimo e bianco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 88: Ch'ogni sua stanza avea piena di velli Di lin, di seta, di coton, di lana, Tinti in varj colori e brutti e belli.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 163: Quell'altro con fasciuole di lino legava le larghe piaghe.
Esempio: Sassett. Lett. 13: Quanto al lino, io starò avvertito quando ce ne capiti, e vedrò di far servire vostra madre da qualche amico.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 98: Se avete costì el fattore d'Arezzo, vi ricordo el lino e linseme.
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 1: Nè avessi a filar più stoppa, o lino.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 5, 7: Sono i capelli della Tancia mia Morbidi com'un lino scotolato.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 161: Giovan Batista Calvisi di Signa à sperimentato la maniera di ridurre la canapa nostrale, e di qualunque sorta inferiore, come il lino di Cremona o altro, riducendo il tiglio finissimo ec.
Definiz: § III. E poeticam., per Tessuto, Tela, di lino; ed altresì per Vestimento di lino, e in particolare per Camicia, Lenzuolo, Biancheria, e simili. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 287: I lini suoi piglioe, E 'l figliuol n'enfascioe.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 658: La pallidetta salvia, il vivo e verde Fiorito rosmarin, l'olente spigo, Che ben possa odorar gli eletti lini Della consorte pia.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 4: Vestir dorato ammanto i duo pastori, Che bipartito sovra i bianchi lini, S'affibbia al petto; e incoronaro i crini.
Esempio: E Tass. Rim. 7, 74: E si scoprir, levati i bianchi lini, I bei tappeti adorni d'aureo stame.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 386: Come semini fior la vaga aurora, Tu lascia i lini e vesti panni, e poscia A passo lento va' cercando i monti.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 2: Nè perch' io vegga lampeggiar sul bisso, O 'n su i lini finissimi d'Olanda, D'ogni delizia ingombri ori ed argenti,... Mi sento accender d'emulo desio ec.
Esempio: Segner. Pred. 59: Le donne dovranno starsene in casa, all'ora di predica, tutte intente a colmar di lini le casse?
Esempio: Salvin. Odiss. 106: Frattanto recò i lini la divina Dea Calisso per far le vele.
Esempio: Parin. Poes. 18: Questi al fianco ti adatta il bianco lino, Che sciorinato poi cada e difenda I calzonetti.
Esempio: E Parin. Poes. 116: E celato candor dai lini sparsi Effuso rivelossi agli occhi altrui.
Esempio: Alf. Trag. 4, 256: Costui, che in molle Candido lin sacerdotal si avvolge, Furtivo in campo, ai Beniamiti accanto, Si appiattava tremante.
Esempio: Pindem. Poes. 407: Di vaghe un letto e novelline forme, Tutti merlati e profumati lini.
Definiz: § IV. Ed altresì poeticam., per Vela. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 271: Non però questa la cagione è stata, Che dar m'ha fatto i lini ai venti incerti.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 9, 222: Nè più potendo la galea voltare, La vela per traverso il vento afferra; E grava l'arbor tanto, e 'l fa sì chino, Che 'l rompe, e dona al mar l'arbore e 'l lino.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 230: Dal lito con buon tempo il lin poi sciolse Il provido nocchiero, ed uscì fuori.
Esempio: Bald. Vers. 12: Non v'ha giusta galea che quattro almeno Lini, oltra questo breve, anco non abbia.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 136: Per gli ondosi campi Spander fuggendo i temerari pini Gl'infranti remi, e i lacerati lini.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 94: Raggiungi l'infedele, Lacera i lini suoi, sommergi i legni.
Definiz: § V. E per Corda, Funicella, e simili, ed altresì per Rete. –
Esempio: Salvin. Opp. 298: Le sfirene, allor quando negli lini S'imbatteran, cercano il laccio largo.
Esempio: Maff. Stor. diplom. 33: Traforate a mezzo [le tavole] nell'estremità del margine, si leghino con lino triplicato e sul lino sopraposto s'imprimano i sigilli di cera.
Definiz: § VI. Lino di lepre. È uno dei nomi volgari della Cuscuta. –
Esempio: Michel. Relaz. 10: In quella guisa che fa la cuscuta..., ohe i nostri contadini chiamano alcuni tarpigna, altri traccapello, ed altri lino di lepre.
Definiz: § VII. Lino seme, trovasi per Linseme. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 140: Cossegli certa vivanda, e quando la doveva condire col mele, per ignoranza sì la condì con olio di lino seme.
Definiz: § VIII. Giocare su' pettini da lino. –
V. Pettine.
Definiz: § IX. Il lino non è fatto per l'oche; proverbio che significa come La gente rozza e ignorante non apprezzi le cose scelte e di pregio; più comunemente L'orzo non è fatto per gli asini. –
Esempio: Cecch. Masch. 3, 2: Eh, Imbroglia, e' non è fatto il lin per l'oche.