Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LUPANARE, e talora anche LUPANARIO.
Apri Voce completa

pag.553


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
LUPANARE, e talora anche LUPANARIO.
Definiz: Sost. masc. Bordello, Postribolo.
Dal lat. lupanar e lupanarium. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 156: Però che le meretrici si chiamarono lupe, onde eziandio ora li luoghi loro si chiamano lupanari.
Esempio: Bocc. Laber. 190: Se l'uomo non sapesse già molte.... esserne ne' lupanari pubblici andate con vestimenti mutati.
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 84: E poi che quello ebbe adempiuto la bruttissima opera e uscito dal lapanario, il compagno gli disse: ec.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 33: L'appio, mangiato e dopo ed avanti pasto, dà buon fiato; e per questo l'usavano anticamente nei lupanari le meretrici.
Esempio: Segner. Pred. 322: Perchè non puoi tu sovvenir di presto soccorso quella pudicizia vicina a pericolare, ed aprirle con chiave d'oro un chiostro onorevole, prima che inoltrisi tra' lupanari scostumati?
Esempio: Borgh. S. Tertull. 200: Se rinunziasti a' lupanari, non mascherare da lupanare la facciata della tua casa.
Esempio: Fag. Rim. 1, 210: E la tua lingua, con audacia avvezza, Sgridi ne' lupanari, e non qui, dove L'onor, la gloria il saggio oprar s'apprezza.
Esempio: Cocch. Op. 1, 448: Il giuoco precipitoso e il lupanare infame sono i loro favoriti trattenimenti.
Esempio: Mont. Poes. 2, 336: Io costor mando La mane al foro, e al lupanar la sera.