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Dizion. 5° Ed. .
ARRA.
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pag.699
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ARRA. Definiz: | Sost. femm. Pegno in danaro, o in altra cosa di valore, che in un contratto di compra, o di opera convenuta, si dà per sicurtà dall'una delle parti contraenti, il quale si perde non istando ai patti. Oggi più comunemente Caparra. |
Dal lat. arrha. – Esempio: | Scal. Claustr. 440: Acciò che noi non pensiamo che l'arra sia la somma del pagamento e del prezzo. | Esempio: | Cap. Comp. Orsam. 4, 40: Debbia.... pagare per arra, di fiorini piccioli, soldi due. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 156: Ho già vendutole [le schiave], E n'ho l'arra, e domani tornar debbono Col prezzo i compratori. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 1, 223: Chi serba l'arra, di ragione È obbligato a mantenere il patto. |
Definiz: | § E figuratam. – | Esempio: | Dant. Inf. 15: Non è nuova agli orecchi miei tale arra. | Esempio: | E Dant. Purg. 28: Fece l'uom buono a bene, e questo loco Diede per arra a lui d'eterna pace. |
Esempio: | Vill. G. 177: Tornando i detti ambasciadori d'Alamagna, per insegna e arra della venuta di Curradino si fecero donare la sua mantellina di vaio. |
Esempio: | Bocc. Decam. 6, 249: Acciò che tu questo creda, io ti voglio dare un bascio per arra. | Esempio: | Tass. Lett. 4, 187: Le manderò qualche mio componimento, quasi un'arra de la mia buona volontà o un pegno de la mia fede. |
Esempio: | Spolver. Colt. Ris. 4, 1209: Tre volte a lui Balenando a sinistra il ciel rispose, Segno di pace, e del già fermo nodo Arra eterna e di fè. |
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