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Dizion. 4° Ed. .
ANCORACHÈ, e ANCORCHÈ.
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ANCORACHÈ, e ANCORCHÈ.
Definiz: | Congiunzione contrariante, e manda per lo più al subiuntivo, e vale lo stesso che Benchè, Quantunque, e gli altri
di questa schiera. Lat. etiamsi, tametsi, quamquam. Gr. εἰ καί. |
Esempio: | Bocc. nov. 7. 6. Ancorachè per vista in ogni parte conosciuto non fosse, per
nome, e per fama, quasi niuno era, che non sapese chi fosse Primasso. |
Esempio: | E Bocc. g. 6. f. 16. Ancorchè tutti si maravigliasser di tali
parole ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 81. Alessandro, ancorchè gran paura avesse,
stette pur cheto. |
Esempio: | Dant. Inf. 30. Ancorchè mi sia tolto Lo muover per le membra, che son gravi, Ho io
il braccio ec. |
Definiz: | §. Talvolta manda ancora all'Indicat. |
Esempio: | Bocc. Filoc. l. 7. Ma senza li miei compagni, co' quali voglio conferire le udite
cose, niuna cosa farei, ancorchè facendolo senza loro, conosco, che saria ben fatto. |
Esempio: | E Teseid. 12. E tu sacra Diana, e Citerea, Delli cui cori il numero minore
Far mi conviene, ancorch'io non volea. |
Definiz: | §. II. Usasi altresì Ancora che in due parole. |
Esempio: | Buon. rim. 36. Ma tua mercede, ancora Che 'l mio fin sia dappresso, Non
mi rende a me stesso. |
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