Lessicografia della Crusca in rete

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SPORTELLO
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SPORTELLO.
Definiz: Piccolo uscetto in alcune porte grandi, ed anche l'Entrata delle botteghe tra l'un muricciuolo, e l'altro. Lat. ostiolum. Gr. θυρίον.
Esempio: G. V. 12. 16. 6. Assaliro, e combattero la carcere delle stinche, mettendo fuoco nello sportello.
Esempio: M. V. 10. 25. E poi di notte dovea aprire lo sportello della porta.
Esempio: Ar. Fur. 45. 44. Giunti là dentro gettano ambedui Al castellan, che volge lor la schiena Per aprir lo sportello, al collo un laccio.
Esempio: Bern. Orl. 2. 2. 17. Nel mezzo appunto stava lo sportello, Dove a piede si passa di leggieri.
Definiz: §. I. Sportello, si chiama ancora la Imposta degli armadj.
Esempio: Borgh. Rip. 325. Dipinse gli sportelli dello armadio, dove stanno le argenteríe.
Definiz: §. II. Per similit.
Esempio: Libr. Astr. Farai nel mezzo dal capo più lungo di questa armella uno sportello sì grande, che vi cappia il canto della sella dell'astrolabio.
Definiz: §. III. A sportello, o Stare a sportello, dicono gli artefici, quando o per festa, o per altro non aprono interamente la bottega.
Esempio: Varch. Ercol. 289. Ne bisognerebbe una terza in quel mezzo per i giorni delle mezze feste, quando si sta a sportello, che i Latini, seguendo i Greci, chiamavano dies intercisi.
Esempio: Bellinc. son. 260. Perchè la mia bottega sta a sportello.
Definiz: §. IV. Per similit. in ischerzo, si dice di Chi tiene gli occhi socchiusi, o vede da un occhio solo.
Esempio: Burch. 1. 71. Le lepri dormon con gli occhi a sportello.
Esempio: Malm. 2. 37. Perch'ei da un occhio sta a sportello, Soldati ha preso, ch'hanno chiuso affatto.