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Dizion. 3° Ed. .
ENTRO
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ENTRO.
Definiz: | Avverb. di luogo: vale In luogo, siccome Dentro. Lat. intus. |
Esempio: | Boc. Nov. 78. 8. In quella cassa, che 'l marito detto le avea, e serrollovi entro.
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Esempio: | Nov. Ant. 83. 2. Tutti li mise in un monte, e cacciovvi entro fuoco.
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Definiz: | §. Talora col segno del caso, o espresso, o apostrofato, significa lo stesso, che Di dentro. |
Esempio: | Boc. g. 6. p. 5. Egli vi entrò pacificamente, e con gran piacere di quei
d'entro. |
Esempio: | Cr. 2. 4. La corteccia è di due fatte, cioè la corteccia d'entro, e la corteccia di
fuori. |
Esempio: | Dant. Par. 12. Nascendo di quel d'entro, quel di fuori. |
Esempio: | G. V.7. 6. 1. Si misero a badaluccare, e a combattere con que'
d'entro. |
Esempio: | M. V. 9. 52. Que' d'entro, ec. dirizzaron manganelle. |
Esempio: | Cr.9. 55. 1. La quale dannifica meno il tuello d'entro. |
Definiz: | §. Talora è particella riempitiva, aggiugnendo un certo che più d'internità al concetto. |
Esempio: | Bocc. Nov. 73. 11. Il Sole è alto, e da per lo Mugnone entro, ec. |
Definiz: | §. Talora truovasi questo avverbio in composizione con altri avverbi di luogo, ma per grazia, e per acconcio modo
di favellare, come: Là, Laentro: Colà, Colaentro: Quà, Quaentro: Quici, e quinci, Quincientro: Ivi, Iventro, e simili;
e col Per, Perentro, de' quali a suo luogo. |
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