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1) Dizion. 5° Ed. .
FESTAIUOLO e FESTAIOLO.
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Dizion. 5 ° Ed.
FESTAIUOLO e FESTAIOLO.
Definiz: Sost. masc. Colui che provvede o soprintende all'apparecchio e celebrazione d'una festa o di feste, siano religiose, siano civili; ed anche Colui che ne sostiene la spesa o partecipa a questa. Ma oggi ristringesi a feste religiose. –
Esempio: Ord. Comp. Fior. Ven. 485: Per celebrazione delle quali [cerimonie] ordiniamo e dichiariamo, che da' padri governatori si debbia deputare nel principio della Quadragesima otto de' fratelli, sotto nome di festaiuoli, i quali debbian aver la carica di tutto l'ufficio de la settimana santa, cominciando da la solennità de le Palme, in provveder ulivo ec.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 17: Nel giorno della Santissima Trinità, e in quello del loro avvocato San Luca, festa dell'Accademia e Compagnia, avendo (come si costuma) fatto festaiuoli de' loro giovani, si era veduto in brevi giorni uscire loro delle mani vaghissime pitture e sculture, e di vivace e resoluta prestezza e bontà.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 204: L'anno 1534, aspettandosi il duca Alessandro de' Medici in Arezzo, ordinarono gli Aretini e Luigi Guicciardini commessario in quella città, per onorare il duca, due commedie. D'una erano festaiuoli, e n'avevano cura una compagnia de' più nobili giovani della città, che si facevano chiamare gli Umidi.... Dell'altra erano festaiuoli a concorrenza un'altra compagnia di giovani,... che si chiamava.... degl'Infiammati.
Esempio: Borgh. V. Lett. 166: Pare anche tempo al presente di ricordare al Principe i festaioli; ed io so quel che mi dico, e che cervelli e' sono.
Esempio: Grazz. Rim. Lett. 2, 110: Ànno fatto quel tanto che veduto avete, per mostrare d'esser vivi, e per dar principio alle feste che gli altri anni in questo luogo (oltre all'apparecchiar bene) sempre far si sogliono; acciocchè i nuovi ordinatori e festaiuoli piglino animo, e v'abbiano ad onorare in altro modo, e altramente farvi passare il tempo.
Esempio: Serdon. Lett. Ind. volg. 807: Il qual dì è celebrato con gran venerazione e riverenza dalle compagnie della Misericordia, e fanno in ciascuna chiesa i festaiuoli per ordinare il convito.
Definiz: § I. Dicesi scherzevolmente per Frequentatore di feste, od anche semplicemente di Chi intervenga ad una festa. –
Esempio: Marcellin. Metam. 93: Fecero domenica la sacra della chiesa loro, dove tanti festaiuoli venuti vi sono, che Iddio vel dica.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 69: Poscia soggiugne: I festaiuoli abbaino: Tu sarai nostra.
Definiz: § II. Si usò per designare Colui che fa il mestiere di addobbare le pareti per le feste; Paratore. –
Esempio: Bellin. Bucch. 54: E si conosce nel salir sì pratico, E sì franco vi giuocola (sulla scala) o vi trottola, Che,... Quanto a me, pel suo meglio Vorrei proporgli il fare il festaiolo.
Definiz: § III. Trovasi per Rappresentatore di una festa od azione scenica, Attore. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 49: Moderò le spese che si facevano ne' giuochi e feste, che allora si celebravano, perciò che egli scemò i salarj e provisioni a' festaiuoli e rappresentatori di commedie, ec.
Esempio: E Ross. P. Sveton. 3, 31: Non si vergognò ancora di mettersi in opera alle feste de' privati, in compagnia degli altri ministri e festaiuoli; avendogli uno de' Pretori offerto, per sua mercede e premio, il valsente di scudi venticinquemila. (In ambedue gli esempj il lat. ha scenici.)