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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIACCHIERA
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CHIACCHIERA.
Definiz: Sost. femm. Discorso di cose futili, o senza conclusione, fatto più che altro per passar tempo o per ricrearsi. Voce che usasi per lo più al plurale. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 54: Fra tanto che noi profaniamo la chiesa con mille cinguettamenti e con mille chiacchiere, pregano per noi i sacerdoti.
Esempio: Red. Lett. 1, 317: Resta, che vostra Reverenza mi perdoni delle tante chiacchiere che le ho scritte.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 7: Dio sa, se da tante chiacchiere se ne potrà cavar tanto, che ella, se non altro, intenda il mio vivo desiderio di servirla.
Definiz: § I. E per Discorso un po' artificioso, o addirittura falso, fatto con l'intenzione d'aggirare alcuno, di tirare in lungo qualche affare, o simili. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 131: Io non voglio più star alle sue chiacchiere, Con le qual d'oggi in domane, già quindici Giorni, mi mena.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 414: Io vo' che quella chiacchiera, Ch'i' feci dir per un conto alla Porzia, Mi serva a questa.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 418: Non ci abbiate già per miseri Noi. R. Sì! e intanto e' non vien se non chiacchiere.
Esempio: Nell. Iac. Gelos. 2, 1: Procurerò ancor io di tirare in lungo il male con delle chiacchiere, ora proponendo un rimedio, ora un altro, per tener aperta più che si può la botteguccia.
Definiz: § II. E per Discorso che si faccia, od Opinione che si tenga, senz'alcun buon fondamento. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 358: L'apostolo Paolo,.... scrivendo agli Efesii, Badate, disse, a non lasciarvi sedurre da tali chiacchiere, che i peccati di senso sien lieve male; nemo vos seducat inanibus verbis.
Definiz: § III. E per Discorso fatto altrui con sovrabbondanza di parole, cerimonie e simili. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 152: Io t'ho inteso; non mi rompere Il capo più. Se a cena così prodigo Sarai nel darmi ber, com'ora chiacchiere, La cosa anderà gaia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 388: Io vo'.... giuocar che se ci mena una femmina Bella sì com'è questa,.... non le fate proprio quelle chiacchiere Attorno che avete fatto oggi a questa Fausta.
Definiz: § IV. E per Chiacchierata, Cicalata, ed anche Conversazione allegra e leggera. –
Esempio: Comp. Mantell. 15: Anton del Moglie c'ogni salmo strazia L'altra [Lezione] dirà, dopo la prima detta, Perchè una sola chiacchiera non sazia.
Esempio: Cellin. Vit. 3, 290: E per trattenerlo, acciocchè quello non si pentissi, parendogli una tal cosa veramente un sogno, cominciò una sua piacevol chiacchiera alla viniziana.
Esempio: Dat. Lepid. 102: Finalmente, dopo due ore di chiacchiera, disse: a rivederci con più agio.
Esempio: Salvin. Plat. Dial. 218: Dopo cena tirai la chiacchiera fino a un gran pezzo di notte.
Definiz: § V. Usasi anche per Voce sparsa a carico di alcuno, e per lo più non vera; Diceria, Ciarla. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 343: Anche Giovanni, che ha risaputo questa chiacchiera di questa trama,.... non pensate che ci capiti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 287: Ha dettomi Che il parentado, per non so che chiacchiera, Si fu per isgambare.
Esempio: Menz. Lett. 131: So bene che questo è il paese delle chiacchiere.
Definiz: § VI. Trovasi per Diceria satirica, Motto maligno. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 72: Per placarvi un poco, vi mando certe chiacchiere di Pasquino, il quale quest'anno ha detto di molta ciarpa.
Definiz: § VII. Chiacchiera usasi per Abbondanza di parole, Loquacità; più comunemente Ciarla. – Come:
Esempio: Esempio del Compilatore Costui ha una gran chiacchiera; Con la tua chiacchiera otterrai quel che vuoi; e simili.
Definiz: § VIII. Usasi anche per Cosa senza fondamento di vero, Favola; usato più comunemente al plurale, e come contrapposto di Fatti, Realtà. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 174: Non penso che gli uomini che ne hanno scritto, che non sono da chiacchiere, scrivessino una tal falsità.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 65: Vennero.... per veder.... Se tutti i panegirici son veri, Che di me dagli zii son stati fatti E non trovaron chiacchiere, ma fatti.
Definiz: § IX. Vale anche Cosa da nulla, Inezia, Bagattella: nel qual senso però è oggi poco usato. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 132: Lo sposo ordinò che costoro fussero trattenuti in su quell'ora da certi suoi amici con un poco di buon trebbiano e altre chiacchiere, tantochè le zane si condussero a casa a salvamento.
Esempio: Cecch. Dot. 2, 4: A pena quelle che hanno di dota le migliaia, possono non rovinare le case de' mariti con tante chiacchiere, con tante foggie,.... quante le vogliano.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 369: Ma s'io fo mai cotale scherzo al vecchio, Addio Firenze; chè gli è uom di canchero, Nè me la passere' per una chiacchiera.
Definiz: § X. Chiacchiere! trovasi usato come esclamazione di maraviglia, nel modo che oggi si direbbe Bagattelle! Corbezzole! o simili. –
Esempio: Grazz. Comm. 227: Era però sì gran fatto averlo contentato? M. Chiacchiere! costei ci è dentro.
Definiz: § XI. A chiacchiere; maniera che usasi a denotare l'altrui insufficienza, e vale Con le parole e non coi fatti. – Come:
Esempio: Esempio del Compilatore A chiacchiere tutti son bravi; ovvero, Costui promette di far grandi cose. Sì, a chiacchiere! e simili.
Definiz: § XII. Stare a chiacchiera, vale Stare a chiacchierare, Passare il tempo chiacchierando. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 249: S'anch'io mi stessi tutto il giorno a chiacchiera Su le pancacce, non arei un picciolo.
Definiz: § XIII. Tenere a chiacchiera, vale Trattenere alcuno con chiacchiere. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 404: Veggo qua quel manica-ferro, che mi terrebbe un'ora a chiacchiera Con le bravate sue.
Definiz: § XIV. Voler la chiacchiera, trovasi per Voler la baia, cioè Aver voglia di scherzare. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 4: Io mi prometto Che in qualche modo farem noi sbucarlo, Se noi dovessim ben farlo sbucare Col fuoco. F. Come col fuoco? G. Col fuoco Sì. Non ti parrebb'egli un bel tratto? F. Granchio, tu vuoi la chiacchiera.