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1) Dizion. 4° Ed. .
FORBICIA, FORBICE, e FORBICI
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Dizion. 4 ° Ed.
FORBICIA, FORBICE, e FORBICI .
Definiz: Strumento di ferro da tagliare tela, panno, e simili; fatto di una lama di ferro ripiegata nel mezzo, la qual ripiegatura, detta calcagno, fa ufficio di molla, e le due parti rappresentano due coltelli, che si riscontrino col taglio; e stretti insieme, mozzano ciò, che vi si interpone. Lat. forfices. Gr. ψαλίδες.
Esempio: Cr. 5. 48. 4. Quando (il mele) avrà cominciato a bollire, vi si giungano quattro libbre di rose verdi, colle forbici, e col coltello tagliate.
Esempio: Volg. Mes. La cura è tagliarlo allato alla radice colle forbici.
Definiz: §. I. Forbici, per similit. si dicono Le bocche degli scorpioni, de' granchi, de' gamberi, e di altri simili animali. Lat. chelae. Gr. χειλαί.
Esempio: Red. Ins. 51. Il colore è per lo più un verdegiallo, ec. fuorchè nel pungiglione, e nelle due forbici (parla degli scorpioni.)
Esempio: E Red. Ins. 52. In quella parte, che è tra' due tronchi delle forbici.
Definiz: §. II. Per la Tagliatura, o Tosatura, che fanno le forbici.
Esempio: Dav. Mon. 122. Ove due uomini senz'altra spesa, che calo, rinettatura, e carbone, ogni gran somma il giorno ne getterieno, tutte eguali di peso, e di corpo, e perciò più atte a scoprire o forbicia, o falsità.
Definiz: §. III. Forbici, si dice anche a chi è ostinato nel dire, o nel voler fare quello, che gli è vietato. v. Varch. Ercol. 71.
Esempio: Zibald. Andr. 128. Non si dee ingelosire la donna ec. e se lo fai tu, le accendi da capo lo fuoco al cuore di mal fare, e sempre dirien forbici.
Esempio: Salv. Spin. 3. 2. Va' via, levati, partiti; forbici; tu pure innanzi, con quella fune.
Esempio: Ambr. Cof. 4. 15. Ah pur sì, forbice, Non odi tu, che non l'ha auto?
Esempio: Malm. 10. 53. E dagli, e picchia, risuona, e martella, Ma forbice, l'è sempre quella bella.
Definiz: §. IV. Essere nelle forbici, o Avere uno nelle forbici, il che si direbbe anche Essere nell'unghie, o Avere uno nell'unghie; vale Essere in arbitrio altrui, Essere attorniato da' pericoli, o Averlo in arbitrio, e podestà. Lat. aliquem in sua potestate habere.
Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Ci si vorría tagliare il collo, se quando noi n'aviamo uno di voi nelle forbici, noi non lo tosiamo a modo nostro.
Definiz: §. V. E per metaf.
Esempio: Buon. Fier. 2. 4. 20. Debba ora infra le forbici del dubbio Sospeso rimanere.
Esempio: Car. lett. 2. 128. E non mi curo d'essere in queste forbici, poichè v'ho data occasione di fare una cosa sì bella.
Definiz: §. VI. Condurre uno nelle forbici; vale Condurre uno nell'inganno, e nel pericolo. Lat. in insidias aliquem deducere.
Esempio: Tac. Dav. stor. 2. 276. Celso cede passo passo, conduceli nelle forbici.
Esempio: Fir. nov. 6. 246. Ma ne doleva fino al cuore a quelli amici da buon tempo, che lo avevano condotto in queste forbici.