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IDDEA.
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IDDEA.
Definiz: Sost. femm. Nome di qualsivoglia divinità mitologica, di sesso femminino. Lo stesso che Dea; ma oggi è voce di raro uso. –
Esempio: Senec. Declam. 80: Nel tempio della Iddea Vesta, cioè della Iddea della Sapienza, era uno sacerdote e pontefice in Roma, che avea nome Metello.
Esempio: E Senec. Declam. 191: Credevano gli antichi che la Fortuna fusse una intelligenza, cioè una Iddea che adoperasse ogni cosa.
Esempio: Ugurg. Eneid. 187: E tu, o madre Iddea, non mi mancare nelle cose dubbiose e incerte.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 170: Ella (Venere) disse così e volsesi; il cui rosato collo risprendeo, e li innanellati capelli gittaro olore divino, e li vestimenti riscorsero a' piedi, e vera Iddea nell'andare si mostrò.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 112: Manifestavano il nome di quella Iddea.
Esempio: Vett. Colt. 4: Onde e' si legge che in Atene nella rocca, della quale fu guardiana questa Iddea, stava un ulivo.
Esempio: Dav. Tac. 1, 151: Nacque scrupolo in qual tempio doversi appendere il boto per la sanità d'Agusta da' cavalieri romani fatto alla Fortuna equestre; perchè niuno de' molti in Roma di quella Iddea avea tal titolo.
Definiz: § I. Poeticam., detto di Qualsivoglia essere fantastico femminino a cui si attribuiscano qualità o natura di dea –
Esempio: Zenon. Piet. Font. 3: O quanto la sua vita è aspra e rea! Che quelle sette donne, ch'è davante, Ciascuna d'esse chiama per Iddea.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 1, 19: O Vergin di costume adamantino, Molto possente, e di cuor fiero Iddea.
Definiz: § II. E per la Immagine rappresentante una Dea, o qualsivoglia essere fantastico femminino, a cui si attribuisca natura di dea. –
Esempio: Senec. Declam. 227: Infino a tanto che la Iddea della Sapienza fusse in Troia.
Esempio: Cellin. Vit. 287: Sotto questa Iddea, ed in quella parte che si mostrava esser Terra, avevo accomodato tutti quei più bei animali, che produce la terra.