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DISCOLPA.
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DISCOLPA.
Definiz: Sost. femm. Dimostrazione di non essere in colpa, Giustificazione; e la Ragione stessa o Prova allegata per discolparsi. ‒
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 44: Anaxilao, accusato di tradimento in Lacedemone ov'era rifuggito, allegò tal discolpa per mostrare di non aver fatto atto da riprendere.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 123: Giurava, d'avere udite dal P. Matteo Ricci parole e ragioni in discolpa de' suoi nemici.
Esempio: Segner. Pred. 343: Iddio non volle, come osservò san Basilio, accettar per essa discolpe di sorte alcuna, non raccomandazioni, non suppliche.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 232: Di geloso sdegno Il mio Leandro ardente, Senza ascoltar le mie discolpe, volle Da me partir per sempre.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 189: Avrà il Senato ormai Le sue discolpe udite; avrà scoperto, Vedrai, ch'egli è innocente.
Esempio: Alf. Trag. 1, 56: Ah padre! Indegni son di un re i pretesti; Ma le discolpe son di me più indegne.
Esempio: Fosc. Poes. 127: La discolpa Vil mi faria: resterà l'onta al vinto.
Esempio: Giord. Op. 2, 333: Gli mostra una lettera, che a discolpa degli esuli senesi lascierà nella sua camera.