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1) Dizion. 5° Ed. .
ADIRARE.
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ADIRARE.
Definiz: Neutr. pass. adirarsi, e anche in forma di Neutr. Muoversi ad ira, Sdegnarsi. −
Esempio: Dant. Inf. 8: Tu, perch'io m'adiri, Non sbigottir.
Esempio: Petr. Rim. 1, 151: Fortuna il priva D'ogni conforto, onde la mente stolta S'adira, e piagne.
Esempio: Cas. Pros. 2, 20: Non istà bene che altri si adiri a tavola, checchè si avvenga; e adirandosi, nol dee mostrare.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 337: Chi adirasi, sempre crede d'aver ragione.
Esempio: Red. Lett. M. 7: Se ella se la metterà in dimenticanza, io mi adirerò, e mi adirerò da vero.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 180: Non freme così 'l mar quando s'adira.
Esempio: Machiav. Princ. 93: Ed assomiglio quella [cioè la fortuna] ad uno di questi fiumi rovinosi, che quando si adirano, allagano i piani, rovinano gli arbori e gli edificj.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 112: Come soglion, s'Eolo s'adira Contra Nettuno, al lito fremer l'onde; Così ec.
Definiz: § II. Adirare, in significaz. attiva, per Muovere ad ira, Fare adirare. −
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 467: Gastigare l'adirato, e crucciarsi contro di lui, non è altro che adirarlo più.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 50: Quanto è mal infamato chi abbandona lo padre, e maladetto è da Dio chi adira la madre.
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. 52: Voi, padri, non chiamate ad ira, cioè non adirate i vostri figliuoli, ma nutricategli in disciplina, e in correzione d'Iddio.
Esempio: Bocc. Lett. 316: L'avere adirato il grande, confesso non essere senno.
Esempio: Fiacch. Son. pastor. 130: L'api ti pungeran, se tu le adiri.
Definiz: § III. Adirarsi ad uno, dicesi per Adirarsi contro o con uno. −
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 35: Adirarsi al potente è domandar pericolo.
Esempio: E Albertan. Tratt. volg. 47: Quelli che perfettamente ama, all'amico suo non si può agevolmente adirare.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 463: In meno che onorevole luogo posto, ti cominciasti ad adirare al convitatore, all'allogatore.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 15: E infiammansi e adiransi a noi, quando diciamo tal cosa delli loro Iddii.
Esempio: E S. Ag. C. D. 2, 56: Coloro, che mi si adirano, quando mi comporterebbono, s'io dicessi quello che dice Sallustio?
Esempio: Zibald. Andr. 32: Iddio nel Vangelo disse: chi s'adira al suo fratello, sarà nel giudicio lo reo.
Definiz: § IV. Adirarsi di checchessia, vale Adirarsi per causa di checchessia. −
Esempio: Liv. Dec. 2, 1: Di quella cosa adirarono gli Etrurj, non tanto per odio del regno, come della persona del re.
Definiz: § V. In proverb. di chiaro signif. diciamo: Chi s'adira, ha torto.
Definiz: § VI. Pure in proverbio, Chi s'adira, non si ricatta; cioè non si vendica, non rende il contraccambio.