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Dizion. 5° Ed. .
MARGO
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MARGO. Definiz: | Sost. masc. Lo stesso che Margine, solo però nel significato di Riva, Sponda; ed è voce del linguaggio poetico. |
Dal lat. margo. - Esempio: | Ar. Orl. fur. 7, 14: Vengono e van, com'onda al primo margo, Quando piacevol aura il mar combatte. |
Esempio: | Tass. Gerus. 18, 20: L'un margo e l'altro del bel fiume, adorno Di vaghezze e d'odori, olezza e ride. | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 7, 66: Tal fe' Renoppia dal sanguigno margo Ritrarre il piede al vincitor fastoso. | Esempio: | Menz. Rim. 1, 249: Per virtù del Tauro ardente, Onde a i rivi il margo indorasi. | Esempio: | Spolv. Colt. Ris. 4, 1087: Le membra Purgò ne le sacre acque, ove devoto Scese a tuffarsi da l'erboso margo. | Esempio: | Metast. Dramm. 6, 26: Ei dell'Arasse Sul margo la ferì; dall'altra sponda Un pescator nell'onda Cader la vide. | Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 55: Al piè d'un colle vago La sua tosto formò breve capanna, Presso di cui giaceva un picciol lago, Che il suo margo cingea d'alga e di canna. | Esempio: | Pindem. Poes. 9: Steso sul verde margo D'obblio soave ogn'altro loco io spargo. | Esempio: | Leopard. Poes. 63: Il pastorel ch'all'ombre Meridiane incerte, ed al fiorito Margo adducea de' fiumi Le sitibonde agnelle, ec. |
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