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1) Dizion. 5° Ed. .
FRUGALE.
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Dizion. 5 ° Ed.
FRUGALE.
Definiz: Add. Che nel cibarsi si contenta di poco, o di vitto comune, Sobrio.
Dal lat. frugalis. –
Esempio: Tolom. Lett. 169 t.: Gli avvezzava ad astenersi e sopportare; gli faceva frugali; e in somma era un nobil ginnasio, e una chiara palestra d'ogni virtù.
Definiz: § I. Vale anche Parco, contrario di Lauto; e dicesi di cibi, e figuratam. anche di vita, e simili. Talora prendesi per Ordinario, Grossolano. –
Esempio: Vai Rim. 41: Per un vitto frugale e un treno onesto Pochi han bastante introito.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 157: Deve mettere [lo scalco] da principio cibi buoni e salubri, ed i vini migliori, lasciando i cibi più frugali e meno sani, ed i vini d'inferior condizione, nel fine.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Pentolino, si dice anche in modo basso la sobria e frugale mensa domestica.
Esempio: Giust. Vers. 229: A forza di risparmio e di lavoro Conducean vita semplice e frugale.
Esempio: Manz. Poes. 834: Sia frugal del ricco il pasto, Ogni mensa abbia i suoi doni.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 415: Volle una tavola piuttosto povera che frugale.
Esempio: Capp. Econ. 395: È salubre [il vitto], sebbene frugale, e proporzionato alla povertà del suolo.
Definiz: § II. E per Che attiene a temperanza, a moderazione, specialmente nei cibi e nel modo del vivere. –
Esempio: Collaz. SS. PP. B. 16 t.: Noi veggiamo molti pagani, che non meritano la grazia del divino aiuto, non solamente risplendere delle virtù frugali e de la pazienzia, ma eziandio di castità, ch'è cosa più di maraviglia.