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Dizion. 5° Ed. .
CIPOLLATA.
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CIPOLLATA. Definiz: | Sost. femm. Vivanda fatta di cipolle e di zucche tritate. – |
Esempio: | Allor. A. Cap. 323: Uccèllimi a sua posta la brigata, Chè le cipolle sono in casa loro, Quand'elle sono acconce in cipollata. |
Definiz: | § I. E figuratam. trovasi detto per Opera d'arte malamente fatta, e di niun pregio. – |
Esempio: | Cellin. Vit. 123: Io andai a lui senza l'opera. Giunto che io fui, questo Cardinale subito mi disse: Dov'è questa tua cipollata? ha' la tu finita? Al quale io risposi:... Io la mia cipollata non ho finita. |
Esempio: | E Cellin. Vit. 125: E giunto a lui, pose alla mia opera nome una cipollata. |
Definiz: | § II. Si usò anche per Baia insulsa, Discorso senza costrutto, Chiacchiera. – | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 347: E chi ha detto cotesta bella cipollata alla tua padrona? | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 303: Io non so tante cipollate; spacciati, Ch'io ho altro che fare. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 5, 9: Le cirimonie e l'altre cose vane Sparse e disperse, e alfin mal capitate, Libero l'uom, che faccende ha, rimane Da tanti prostennossi e cipollate. |
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