Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INFELICITARE.
Apri Voce completa

pag.673


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
INFELICITARE.
Definiz: Att. Fare, Rendere, infelice, misero; ma non è voce di uso comune.
Dal lat. infelicitare. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 253: Tutto ciò.... è infelicità in atto primo,... ma non è infelicità in atto secondo, cioè non è tale che basti, senza verun altro de' suoi effetti, a pienamente e attualmente infelicitare.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 357: Volle che l'uomo s'avvezzasse.... a stato umile..., acciocchè nessun turbine di fortuna il potesse deprimer più giù di quel sito dove spontaneamente il trovasse posto, nè per tanto avesse forza di infelicitarlo, privandolo di quelle delicatezze, alle quali ec.
Definiz: § I. Riferito a cosa morale, ad arte, e simili, vale Immiserire, Corrompere, Fare scadere, e simili. –
Esempio: Bottar. Dial. 193: Nè gli constringesse ad accomodare le loro opere alle sue capricciose fantasie, che è quello che infelicita le nostre arti.
Definiz: § II. Vale anche Guastare, Deteriorare, e simili, riferito a checchessia. –
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 218: Infelicitando così gli scoli delle campagne adiacenti.