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1) Dizion. 5° Ed. .
GROTTESCA.
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GROTTESCA.
Definiz: Sost. femm. Pittura capricciosa e bizzarra.
Da grotta. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 128: E così sopra a mille altre anticaglie, Teste, torsi, cammei, grottesche e pili, ec.
Esempio: Gell. Lez. 361: Della pittura, se ben non si ritruova cosa alcuna di lei o pochissime, fuor di alcuni ornamenti di volte dentro a certe grotte di Roma, onde hanno preso il nome di grottesche, per non esser tanto durabile la pittura quanto la poesia, ne rendon testimonianza, ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 216: Delle pitture non è rimasa in piè nessuna, se non se alcune nelle grotte di Roma, che hanno dato il nome a quelle, che oggi si chiamano grottesche.
Esempio: Cellin. Vit. 65: Queste grottesche hanno acquistato questo nome dai moderni, per essersi trovate in certe caverne della terra in Roma dagli studiosi, le quali caverne anticamente erano camere, stufe, studj, sale, ed altre cotai cose. Questi studiosi, trovandole in questi luoghi cavernosi, per essere alzato, dagli antichi in qua, il terreno, e restate quelle in basso, e perchè il vocabulo chiama quei luoghi bassi in Roma grotte; da questo si acquistorno il nome di grottesche.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 170: Le grottesche sono una spezie di pitture licenziose e ridicole molto, fatte dagli antichi per ornamenti di vani, dove in alcuni luoghi non stava bene altro che cose in aria; per il che facevano in quelle tutte sconciature di mostri, per strattezza della natura o per gricciolo e ghiribizzo degli artefici, i quali fanno, in quelle, cose senza alcuna regola, appiccando a un sottilissimo filo un peso che non si può reggere, a un cavallo le gambe di foglie, e a un uomo le gambe di gru, ed infiniti sciarpelloni e passerotti; e chi più stranamente se gl'immaginava, quello era tenuto più valente.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 5, 242: Fu (Filippo Lippi) primo ancora a dar luce alle grottesche che somiglino l'antiche, e le mise in opera di terretta e colorite in fregj, con più disegno e grazia che gl'innanzi a lui fatto non avevano.
Esempio: Borgh. R. Rip. 402: E tali sorte di pitture, per essersi trovate in quella grotta, da allora in qua grottesche si sono chiamate.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 9: Facea riscontro un certo andron mal chiaro, Dipinto di grottesche da chiassuoli.
Esempio: Baldin. Art. Int. 31: Dipinse la volta che trovasi all'entrare con varie belle invenzioni e grottesche.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 409: Grottesche. pitture bizzarre, mostruose, perciò da Vitruvio chiamate monstra.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 265: Co' quali vollero forse i pittori antichi finger parate le camere, facendovi quelle lor grottesche, che in questa maniera si potrebbono difendere, ec.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Car. Apol. 123: E ne le cose, non più metafore, ma enimmi si chiamano: e ne le persone, si posson chiamar bizzarrie, chimere o grottesche, più tosto che maschere.
Definiz: § II. A grottesche, in forma d'aggiunto, vale Dipinto di grottesche. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 131: Quivi in tele a grottesche, e sopraposte A un pagliericcio.... In compagnia di più sort'animali Riposa.
Definiz: § III. E figuratam., per Strano, Bizzarro, Stravagante. –
Esempio: Allegr. Lett. ser Poi. 6: Le foggie de' mondani governamenti son, come dire, a grottesche.
Esempio: Magal. Lett. 14: Mi sento da scrivervi una lettera a grottesche la più bizzarra, che si sia veduta mai in questo genere.
Esempio: E Magal. Lett. 128: Averebbe maladetto qualunque forestiero avesse preteso di rubarle un momento di que' primi discorsi a grottesche, ne' quali consiste il maggior regalo de'primi incontri.
Esempio: E Lett. fam. 1, 176: Si fecero dei discorsi a grottesche.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 51: Dal medesimo Boelò nell'Arte sua poetica deriso e burlato per le voci, com'egli dice, pedantesche e fatte a grottesche.
Definiz: § IV. E posto avverbialm., col verbo Dipingere a grottesche, vale Con grottesche. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 199: Tra quelle tante specie, nelle quali suol su quell'ora dipingersi a grottesche la fantasia, mi venne in testa, ec. (qui figuratam.).
Definiz: § V. Alla grottesca, pure posto avverbialm., vale A guisa, In forma, di grottesche. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 107: Egli che era maninconica persona di continuo alle anticaglie studiava, dove spartimenti di volte ed ordini di facce alla grottesca vedendo, e piacendogli, quelle sempre studiò.
Definiz: § VI. Figuratam., In strana forma, Stranamente. –
Esempio: Nell. Iac. Gelos. disinv. 3, 8: E da che si è egli mascherato? O. Alla grottesca. G. Come alla grottesca? O. Stranamente, senza sapersi che cosa sia.