Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FATTORINO.
Apri Voce completa

pag.677


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FATTORINO.
Definiz: Diminut. di Fattore. Ragazzo che fa umili e minuti servizj; e più che altro applicasi ai Ragazzi delle botteghe, ove stanno anche per imparare il mestiere. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 622: Tal che pareva a lui un fattorino Essere in corte.
Esempio: Cellin. Vit. 138: Presi un mio fattorino, il quale era di dodici anni in circa.
Esempio: E Cellin. Vit. 183: A guardia mia era restato un mio fattorino, ed una serva.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 20: Ragionando esso alcune volte dell'arte di lui meno che saviamente, con bel modo gl'imponeva silenzio, mostrandogli i fattorini, che macinavano i colori, ridersene.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 12: Una volta che Megabizzo lodava alcune pitture assai rozze,... i fattorini di Zeusi, che macinavano la terra melina, se ne ridevano; laonde Zeusi, ec.
Definiz: § I. Fattorino chiamasi Quell'arnese di ferro dentellato, il quale serve a reggere lo spiede del girarrosto dal lato della punta.
Definiz: § II. Fare il fattorin delle Stinche; maniera proverbiale oggi disusata, che valeva Farsi la parte di denari o di roba, andando a spendere per conto altrui. Si disse altresì Fare il fanciullo delle Stinche. –
Esempio: Cecch. Masch. 4, 11: Io voglio Ire a comprar; datemi ancor sei giuli. M. Cacasangue ti venga. C. Oh pensa come Io arò dieci scudi. M. Eccone tre: Non fare il fattorin, sai, delle Stinche.