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1) Dizion. 5° Ed. .
MELENSAGGINE
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MELENSAGGINE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Melenso. L'esser melenso, balordo; Balordaggine. –
Esempio: Bemb. Asol. 63: Se pigro e lento e pieno di melensaggine si giace (l'animo), lasciamo stare che dolcezze non se ne mietino, ma certo io non veggo, ec.
Esempio: Domen. Plin. 1162: E che fanciullaggine si può trovare, o piuttosto melensaggine, come è il credere che gli uccelli piangano ogni anno, e che ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 310: Sarebbe in questo assai maggior melensaggine la sua.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 10, 38: Affatigandosi molto con la solita melensaggine, e con la cieca fede della tradizione degli altri, sopra la qualità delle parole.
Esempio: Salvin. Son. ined. 217: È creduta stoltezza e melensaggine.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 26: L'ambizione è.... la furiera della pazzia e della melensaggine, radunatrice di cadute ec.
Definiz: § E per Atto, o Detto, da melenso, da stolido. –
Esempio: Cas. Pros. 4, 149: I poveri e i bassi doveranno verso i ricchi e i potenti si fattamente portarsi, che non solamente sopportino volentieri, ma eziandio nascondano amorevolmente, le ingiurie, le offese, le melensaggini loro.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 174: Ed altre ancora così fatte melensaggini potrei raccontare, tutte nate dall'ignoranzia della geografia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 111: A che siamo? C. A far cordoglio. Z. E la Livia ha ceduto a tòrlo? C. Debole! Che non fe' mai la maggior melensaggine.