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OPACO.
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OPACO.
Definiz: Add. Aggiunto di quei corpi traverso ai quali non passa liberamente la luce, cosicchè non si posson vedere le cose che si trovano di là da essi; Non trasparente, Non diafano.
Dal lat. opacus. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 307: La dilatazione e refrazione delle ombre, ovvero la maggiore o minor larghezza delle ombre e de' lumi sopra li corpi opachi, saranno trovate nelle maggiori o minori curvità delle parti de' corpi dove si generano.
Esempio: Tass. Dial. 2, 104: Vi chiederei se ne' corpi opaci vi può esser bellezza; e se vi può essere, com'è che la luce sia genere de la bellezza.... Vi dovreste anco avvedere, ch'a i corpi opaci non si convien questo nome di «luminoso» o di «splendido», se non men che propriamente parlando.
Esempio: Galil. Op. V, 202: Accadendo in questo l'istesso che in una piastra di vetro, la quale veduta per taglio appare oscura e opaca molto.
Esempio: E Galil. Op. VI, 365: Avendo noi osservato la grossezza del corpo, ben che per se stesso non molto opaco, importar tanto, che, ec.
Esempio: Ner. Art. vetr. 41: E quando occorressi, che il colore si smarrissi, e che il vetro venissi trasparente e non fosse più opaco, ec.
Esempio: Cap. L. Mofet. 129: Nè per se stesse le mofete sono opache, ma non men dell'aere diafane e trasparenti, e, alla vista nascondendosi, al solo toccamento, col loro impeto e calore si fan manifeste.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 33: Quello (canale) degli alimenti nel suo principio è di parieti grosse, dure, salde, opache.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 175: La lastra dalla parte stata disotto rimane opaca.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 266: La luce rifratta dalla lente cristallina, o riflessa dallo specchio ustorio, non vale ad infiammar l'acquarzente, benchè resa opaca con qualche tintura.
Esempio: Pap. Tratt. var. 53: De i corpi altri sono opachi, altri diafani, o trasparenti. Opachi sono quelli per li quali non passa il lume, o la luce, ma percuotendo in essi ritorna addietro; onde non si possono vedere le cose poste dietro ad essi corpi opachi.
Esempio: Giord. Op. 2, 379: Laddove negl'impuri vetri, cioè o per intromessa aria o per altra materia disparmente densi, i raggi lucidi, o in parte respinti da particelle opache,.... portano ec.
Esempio: Tomm. Poes. 261: Qual chi, l'opaca tunica Toltagli, esclama: or non son io più cieco? Tal ec.
Definiz: § I. E per Offuscato, Appannato, detto di metallo o altro corpo lucido.
Definiz: § II. Detto di luogo, bosco, selva, e simili, vale Ombroso, Cupo, e simili. –
Esempio: Med. L. Canz. 2, 9: Empiono il ciel diversi mugghi e stridi, Percossa rende il suon l'opaca valle.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 26: Di questa terra a lei non parve torsi, Che conobbe feconda e d'aria sana, E di limpidi fiumi aver discorsi, Di selve opaca e la più parte piana.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 108: Liete piante, verdi erbe, limpide acque, Spelunca opaca e di fredde ombre grata.
Esempio: Car. Eneid. 3, 804: Già declinava il sole, e crescean l'ombre De' monti opachi, quando ec.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 4, 27: E mentre a superar del cielo i rai Fanno di frondi opaca loggia adorna, ec.
Esempio: Dat. Selv. 79: O colli ameni, Chiari fonti, antri opachi, erbose valli, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 45: Addensa Umida notte que' vapor, cui dietro S'ergono di Messina i monti opachi, Che.... Son pur del vaporoso aereo specchio Gli argenti o i piombi, artefice Natura.
Esempio: Card. Poes. 700: Ma del comun la rustica virtù Accampata a l'opaca ampia frescura Veggo ec.
Definiz: § III. E per Buio, Privo di luce; detto di notte, aria, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 17, 54: Il giovenetto or guarda il polo e l'orse, Ed or le stelle rilucenti mira, Via de l'opaca notte.
Esempio: Galil. Op. VIII, 597: Benchè men fredda dell'acqua ombrosa, ella (l'acqua corrente di fiume) però è più fredda dell'aria opaca.
Definiz: § IV. In forza di Sost. Ciò che è opaco, Opacità. –
Esempio: Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 2: Se così fosse, quando il luogo della reflessione accadesse nell'opaco della luna, tale luna rimarrebbe del tutto oscura.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 14: Per la spessezza ha (un pergolato) d'un opaco e d'un orrore che tiene insieme del ritirato e del venerando.
Esempio: Ner. Art. vetr. 31: Di questo (sal marino) se li dia a poco a poco, fino che il colore d'acqua marina perda il trasparente e diafano, e pigli l'opaco.
Esempio: E Ner. Art. vetr. 41: L'opaco fa apparire i colori.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 7: Suo magistero (del Sole) sono ancora le ombre: suo componimento quel chiaroscuro che tanto piace nel cupo sen delle valli, nel folto delle selve, nell'opaco dei boschi.