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ESIMIO.
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ESIMIO.
Definiz: Add. Che per doti, qualità, attitudini, eccellenti, si distingue dagli altri: detto di persona, collegio, scuola, e simili.
Dal lat. eximius. ‒
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 12, 26: Intendendo il parere dello ill. s. Gostanzo non solamente per tue lettere, ma per più sue lettere scritte a lo esimio dottore messer Pandolfo suo ambasciatore.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 238: Era in quelli tempi in Firenze uno esimio architettore chiamato Filippo di ser Brunellesco.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 1, 4, 94: Ciascheduna di quelle esimie scuole e celebri della Grecia ebbe i suoi luoghi appartati.
Esempio: E Rucell. Or. Dial. 1, 6, 147: Sopra i colori specialmente potrebbe dircene maravigliosi pensieri, a chi avesse più tempo, il sig. Magiotti, che è di quella scuola esimia del sig. Galileo nostro.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 80: E che questa persona tanto esimia, Che lo scibile tutto vuol comprendere, Abbia a dare ad intendere ec.
Esempio: Parin. Poes. 269: Delle donne esimie, Onde sì chiara ottenne Gloria l'antico Tevere.
Esempio: Giord. Op. 2, 350: Tre anni sono raccolse e stampò in volume decoroso tutti gli scritti sì editi che inediti dell'esimio professore.
Definiz: § E detto di dote, qualità, opera; ed altresì di cosa. ‒
Esempio: Bocc. Laber. 32: Ampiamente delle sue esimie virtù, meco parlando, si distese.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 18: I guerrier scelti e d'esimio valore Son cinque o sei fra tutti i Paladini.
Esempio: E Forteguerr. Cap. 269: Ma l'oro oggi falsato è dall'alchimie, E pochi sono i buoni, e non son questi Delle prime cocolle, e delle esimie.
Esempio: Maff. Anfit. 149: Esimio codice conserva nel suo archivio il nostro Capitolo Canonicale.